Alla puntata 97 di Voci dall’Italia è giunto per Aria Luce il momento del congedo con un brano tratto dal massimo capolavoro dello scrittore Luis Sepulveda, scomparso nel 2020. Questa puntata è stata registrata nel solstizio d’estate e ne parlano Alessandra Pagani con la consueta pillola di gratitudine e Valeria con un estratto dalla commedia Sogno d’una notte di mezza estate. E infine, insieme a Maria che legge un estratto di un libro scritto da un conduttore della trasmissione Il ruggito del coniglio, in onda di prima mattina su Radio 2, ritorna anche suo marito Orso con una barzelletta che irride top manager e ingegneri.
Il congedo di Aria Luce con le parole del gatto Zorba
Aria Luce ha lasciato il suo ultimo intervento in Voci dall’Italia. L’ha fatto con le parole del gatto Zorba alla gabbianella Fortunata che presto avrebbe imparato a volare. Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, romanzo universalmente noto dello scrittore cileno Luis Sepulveda, che ci ha lasciati proprio nell’anno 2020, vuole essere, nel brano letto da Aria Luce, un messaggio di in bocca al lupo per tutto il gruppo bello, perché questi cento giorni trascorsi insieme, siano una rampa di lancio. Chissà se ci rivedremo ancora, dice Aria Luce, chissà che progetti ha Simona! Da Aria Luce, duri i banchi a tutti!
Il solstizio d’estate
Alessandra Pagani ha registrato questo spunto di gratitudine il 21 giugno 2020. Il 21 giugno è un giorno magico: è il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno e, in alcune civiltà precristiane, era il giorno in cui si squarciava il “velo” tra il mondo reale e quello fatato. Era il giorno in cui gli innamorati dichiaravano il proprio amore (un po’ come l’attuale festa degli innamorati il 14 febbraio) e in cui tutto era possibile. Oggi, in alcune regioni d’Italia è tradizione che il 24 giugno, che commemora la natività del Battista, si accenda un falò attorno al quale si esprimono i propri desideri, perché il solstizio d’estate viene considerato il giorno dei desideri. In sintesi, magia, desideri e amore, sono le caratteristiche per le quali Alessandra è grata al solstizio estivo.
Il ruggito del coniglio (e di Orso!)
In questi giorni Maria è una girovaga: nella puntata precedente era da suo fratello, in questa è da sua cognata. In casa di quest’ultima, Maria ha trovato un libro, Fate come se non ci fossi, scritto da Marco Presta. Sì, proprio lui, il conduttore de Il ruggito del coniglio, trasmissione del palinsesto mattutino di RAI Radio 2. Ma c’è anche un altro ruggito in questa puntata: è quello di Orso, il marito di Maria, che in questo podcast abbiamo sentito solo una volta, quando era tornato alla sua tana. Egli ci saluta con una barzelletta che si burla degli ingegneri, un po’ come aveva fatto sua moglie qualche puntata fa.
Se noi ombre vi abbiamo offeso
Abbiamo già parlato del solstizio d’estate con Alessandra. Questo giorno dell’anno non può non farci pensare a una commedia del drammaturgo per antonomasia. Naturalmente, stiamo parlando di Shakespeare e della sua commedia Sogno d’una notte di mezza estate, tutta dedicata all’amore e citata anche in un cult della storia del cinema, L’attimo fuggente, film già comparso in una vecchia puntata di questo podcast. Un estratto dal secondo atto di questa commedia ci viene recitato da Valeria.
Potete riascoltare qui questa puntata di Voci dall’Italia.