Si continua, anche in questa puntata di Voci dall’Italia, a parlare di classici mai letti. Si riprende il discorso sui film visti senza aver letto i libri da cui sono tratti e, dopo una lunga assenza, ritorna la poetessa Maria Marchesi, citata da Alessandra Pagani nella sua pillola di gratitudine. Si leggerà anche un racconto tratto da una raccolta dello scrittore Paolo Di Paolo.
Riprendendo i discorsi su trasposizioni di libri e su classici
Nella scorsa puntata Marco sfatava il luogo comune delle trasposizioni in film e tv di classici, che devono essere viste solo dopo aver letto i libri originali. In questa puntata, Simona si riaggancia alle sue affermazioni, approvandole. Inoltre, la stessa Simona si ricollega anche a un precedente intervento di Marina sul romanzo Infinite Jest, dichiarando di averlo letto a intermittenza, per la sua necessità di staccare la spina quando legge libri molto lunghi e contestando l’incompletezza della pagina Wikipedia dedicata a esso.
L’occhio dell’ala
Dopo un lungo silenzio, ritorna una poetessa citata da Paola in Voci dall’Italia: si tratta di Maria Marchesi. A tirarla nuovamente fuori è Alessandra Pagani per la sua consueta pillola di gratitudine. Alessandra afferma di non essere mai stata un’abituale lettrice di poesie, forse perché traumatizzata dai suoi inseganti di italiano, che obbligavano i ragazzi a studiare e recitare le poesie a memoria. Tuttavia, è rimasta molto colpita dal talento di Maria Marchesi, di cui legge e commenta un componimento. Per finire, si riallaccia a un precedente intervento di Marco, dichiarando la sua abitudine di lasciare incompleta la lettura di libri che reputa scritti male.
Con Proust, con Joyce, coi classici mai letti, ciao ciao!
Perché leggere i classici di Proust, Joyce e via discorrendo, quando si ha la libreria piena di novità editoriali? Questa è la domanda che si pone Maria. Ella, ricollegandosi ai discorsi sui libri mai letti, afferma di non averne mai recuperato uno, pur avendone vari in libreria che implorano di essere letti. Questo perché preferisce le novità ai classici.
Vite che non sono la tua
Chiude, come sempre Valeria Natalizia. Questa volta, decide di assecondare la passione di Marina per i racconti, leggendo un brano tratto dalla raccolta di racconti Vite che non sono la tua, scritto da Paolo Di Paaolo.
Si chiude così la puntata 52 di Voci dall’italia. Se volete riascoltarla, eccola qui.