Alla sua quarantasettesima puntata, dunque quasi a metà del suo percorso, il podcast Voci dall’Italia ha raggiunto un importante traguardo: un migliaio di ascolti. Quindi Simona ringrazia tutti coloro che hanno seguito il podcast fino quasi a metà, auspicando un progressivo aumento di ascolti. La gratitudine di Alessandra Pagani è rivolta agli speed book days, appuntamenti che svolgeva coi gruppi di lettura prima della pandemia, ideati per consigli di lettura. Seguono una gratitudine per la musica, un racconto sulla guerra del Vietnam, la solita ironia del giornalaio Marco e il sonetto 113 di Shakespeare, letto da Valeria Natalizia.
Grazie mille!
Grazie mille! Con queste parole Simona festeggia un traguardo: dopo 47 puntate, il podcast di Voci dall’Italia ha raggiunto il migliaio di ascolti. Ringraziando tutti coloro che hanno fedelmente seguito Voci dall’Italia fino a questo punto e auspicando che continuino a seguirlo, Simona e tutto l’organico festeggiano a modo loro.
Speed book date
Prima della pandemia, Alessandra Pagani amava organizzare coi gruppi di lettura che a lei piacciono tanto, gli speed book date. Non hanno nulla a che vedere con gli speed date degli anni ’90, quando si incontravano due persone e in cinque minuti dovevano decidere se piacersi o no. Si tratta di incontri organizzati tra lettori forti, in cui si danno consigli di lettura. Ad Alessandra piacciono, perché permettono ai lettori di mettere a nudo le proprie vite e di scoprire libri che mai si pensava di leggere. Per esempio, ad Alessandra è stato consigliato Diario 1941-1942, di Etty Hillesum, un mattone di 900 pagine, che Alessandra mai avrebbe pensato di leggere e poi ha gradito.
Musica, maestro!
La musica è terapia, libertà, svago, relax. Questo, in sintesi, afferma Marina, da Roma nel suo intervento, dopo aver soddisfatto una curiosità di Alessandra su un incontro di lettura. Marina è grata alla musica, perché le ha ispirato gli scritti migliori. I suoi generi preferiti sono il punk e il rock. Un tempo ascoltava la musica a tutto volume, ora solo in cuffia.
Le cose che portiamo
Guerra. Un tema di cui non si dovrebbe parlare durante una pandemia, però Maria da Roma ne parla ugualmente. Lo fa attraverso la lettura di un brano tratto dal libro Le cose che portiamo, di Tim O’Brien, ambientato durante la guerra in Vietnam. Una lettura che risveglia le nostre coscienze, oltre che la coscienza degli americani. Dopotutto, anche noi combattiamo una guerra, quella contro il coronavirus che ha generato una pandemia.
Ascolta gli altri, ma non ascoltare te stesso
Chi, quando si registra, non si sente in imbarazzo quando si riascolta? Lo sa bene il contribuente più comico di Voci dall’Italia, il mitico Marco, giornalaio del Napoletano. Infatti, egli, ringraziando Simona, Alessandra, Orso, Maria e tutto il resto del gruppo, confessa che ascolta tutti gli interventi del podcast, tranne i suoi, perché ha paura di risentire la sua stessa voce!
Sonetto 113 di Shakespeare
In fine di puntata, come sempre, torna Valeria Natalizia, che riprende il ciclo di sonetti di Shakespeare. In questa puntata, legge il sonetto 113. Anche lei, naturalmente, non manca di lasciare il suo messaggio di ringraziamento per il traguardo dei mille ascolti raggiunto a 47 puntate del podcast.
Potete riascoltare qui, questa puntata di Voci dall’Italia.