Voce del silenzio, casa dolce casa, racconti umoristici e sonetti di Shakespeare. Tra letture di racconti e sonetti ci addentriamo nel quarantaduesimo capitolo di Voci dall’Italia. L’esperienza nei gruppi di lettura è il tema portante della puntata. Alessandra Pagani, che in questo appuntamento con la gratitudine rende grazie alla propria casa, ha lanciato un appello, chiedendo ai contributori del podcast, una testimonianza sui gruppi di lettura. Rispondono all’appello Marina e Valeria Natalizia.
The sound of silence
In apertura di questo capitolo torna un’opera già citata in episodi precedenti di Voci dall’Italia: la raccolta di poesie Il catalogo della gioia, scritta dalla poetessa sardo-corsa Antonella Anedda. È l’ascoltatrice romana Federica a citare nuovamente questa opera; la poesia che ci presenterà riguarda la lettera S come silenzio. Come già avvenuto in una pillola di gratitudine di Alessandra Pagani, anche qui si parlerà dell’ascolto del silenzio.
Casa, dolce casa
La casa è dov’è il tuo cuore. La tua casa è in ogni luogo. La tua casa, sei tu. Per il quarantaduesimo appuntamento coi giorni felici, Alessandra Pagani manifesta gratitudine per la casa. Non parla solo della sua casa virtuale, Casa Sirio, per il supporto che sta dando ai suoi gruppi di lettura. Il ringraziamento di Alessandra è rivolto anche alla sua casa reale. Per la sua riflessione si avvale di un brano tratto da Space clearing, libro di Lucia Larese. Questo libro è un diario di una bambina e del rapporto con casa sua, accompagnato da riflessioni dell’autrice sull’essere sempre connessi. Riguardo al rapporto con la propria casa, Alessandra ci tiene a parlarci dell’abitudine di rispolverare armadi e cassetti durante il lock-down, che ci costringe a passare tutto il tempo in casa. Inoltre, ci presenta il suo armadio a quattro stagioni, che le risparmia il fatidico cambio degli armadi in autunno e primavera e il suo passaggio da accumulatrice compulsiva a persona più “snella”.
Volevo fermarmi a tre righe ben scritte
Dopo la pillola di gratitudine di Alessandra Pagani è il momento di un racconto da leggere. Maria, da Roma, legge il racconto Trasecolo dal ’92 tratto dalla raccolta di Carlo Sperduti Volevo fermarmi a tre righe ben scritte. Il racconto definisce con umorismo il verbo trasecolare.
La notte comincia piano
Un’altra raccolta di racconti è protagonista del successivo contributo di Voci dall’Italia, questa volta a opera di Marina, da Roma. Questa raccolta è scritta da Daniele Titta e s’intitola La notte comincia piano. Il racconto che Marina leggerà è intitolato Guardare al futuro con ottimismo. Marina inoltre, risponde ad Alessandra nel suo contributo, testimoniando la sua esperienza nei gruppi di lettura.
Sonetto 90 di Shakespeare
Chiude il capitolo Valeria Natalizia. Anche lei racconta la sua esperienza nei gruppi di lettura, rispondendo all’appello di Alessandra. Il suo augurio è che un giorno, quando finirà l’emergenza sanitaria, le librerie possano riaprire, col ritorno dei gruppi di lettura in presenza. Fatta questa premessa, Valeria continua il suo viaggio tra i sonetti di Shakespeare: questa volta l’onore spetta al sonetto 90.
E con questo si conclude il capitolo 42 di Voci dall’Italia, che potete riascoltare qui.