Buone notizie. Ne sentiamo tanto la nostalgia in un periodo di terrorismo mediatico intorno a una pandemia. Fortunatamente ci viene in soccorso Voci dall’Italia, giunto al capitolo 35. La puntata inizia con una gradita sorpresa: il ritorno di Orso a casa e i ringraziamenti di Maria, proprio quella Maria a cui tutto il gruppo di Casa Sirio faceva gli auguri per Orso. Dopo la sorpresa di Orso e Maria è il momento della pillola di gratitudine di Alessandra Pagani, che parla della consapevolezza di essere influenzabili ed è ispirata alla filosofia buddista del Giappone. Si da infine spazio a spunti di lettura e scrittura creativa.
Buon ascolto a tutti, con la trentacinquesima puntata di Voci dall’Italia.
Ben tornato Orso!
Come iniziare col botto una puntata di un podcast che porta buone notizie? Nientemeno che con un messaggio a sorpresa. No, non c’entrano nulla le sorprese recapitate dagli ospiti speciali di C’è posta per te, il fortunato reality di punta di Mediaset. La sorpresa ce la fa Maria. Proprio quella Maria citata più volte dagli ascoltatori che le portavano gli auguri per Orso. Maria è intervenuta per ringraziare tutti, in particolare Massimo, Irene e Simona e per annunciare il ritorno di Orso nella sua tana. Anche quest’ultimo ha voluto ringraziare in prima persona tutto il gruppo di Casa Sirio.
Genki: le 10 regole d’oro giapponesi per vivere in armonia
L’uomo è un animale sociale, come afferma il filosofo greco Aristotele. E come tale, è un essere vivente facilmente influenzabile. La consapevolezza di essere influenzabili è proprio il nocciolo dello spunto di gratitudine che Alessandra Pagani ci propone per il consueto appuntamento dei cento giorni felici. Il punto di partenza di questa riflessione è un libro ispirato al buddismo giapponese: Genki: le 10 regole d’oro giapponesi per vivere in armonia, scritto da Nicolas Chauvat. Alessandra, nella sua riflessione, prende in esame il penultimo precetto di questo decalogo, ovvero come non essere baka (idioti) e rendere saldi i propri giudizi. Per non essere influenzabili, e lo siamo tutti in questo periodo di pandemia, dobbiamo avere il coraggio di forgiare le nostre verità senza esagerare col senso critico, per evitare di rimanere soli.
La scatola dei ricordi: Maria Marchesi
Chi sta seguendo con regolarità questo podcast sa che la poesia è ricorrente nelle puntate. Basti pensare a Gianni Rodari, ricordato in più riprese in occasione del centenario della sua nascita. Ma non è di lui che si parlerà in questa puntata. Paola, da Messina ha scelto di parlare di una poetessa ormai dimenticata, di cui ha rinvenuto una raccolta di componimenti. Si tratta di Maria Marchesi, una poetessa misteriosa, che non conosce quasi nessuno. Di lei si sa che era laureata in lettere classiche, con una tesi sul poeta latino Lucrezio, che ha lavorato come insegnante di greco e latino e che soffriva di disturbi psichici. Paola ci legge due estratti poetici di questa scrittrice misteriosa, sulla quale si è documentata faticosamente, con scarsi risultati.
Book sharing: le biblioteche condominiali e altre iniziative di lettura
La lettura fortifica la mente e permette l’estraniazione dalla realtà e il ritrovamento del proprio io interiore. Mariangela da Milano, ci fornisce alcuni spunti per stimolare in noi stessi e negli altri il piacere della lettura. Il primo spunto è il riordino della propria libreria, che fa rinvenire libri che non ci si ricordava di avere. Ma esiste anche il book sharing che si pratica in diverse forme. In Italia sta infatti prendendo piede l’iniziativa delle biblioteche condominiali, punti di raccolta che stimolano nei condomini il piacere della lettura. A Londra invece l’attrice Emma Watson ha lanciato l’idea dei libri regalati nei luoghi affollati, per invogliare alla lettura.
L’edicolante fifone
Chi non soffre di una fobia, anche improbabile? Esistono diversi tipi di fobie, dalla claustrofobia (paura degli spazi angusti) alla xenofobia (l’avversione indiscriminata per gli stranieri). Marco, il giornalaio napoletano che racconta a Voci dall’Italia le situazioni imbarazzanti in cui si caccia, è un collezionista di fobie improbabili. Ne cita in particolare due in questo intervento: l’avversione verso i libri usati e, soprattutto la sua paura per il pancione prominente delle donne incinte. Infatti, egli dice alle clienti gravide che, se dovessero partorire nel suo negozio, dovrebbero chiamare il nascituro col suo nome. Naturalmente, quando le clienti incinte gli chiedono come si chiama, Marco mente, asserendo di chiamarsi Asdrubale!
La creatività: pensieri espressi su carta
Chiude la puntata Marina, da Roma, con un intervento dedicato alla creatività. Marina è una persona molto creativa, ed esprime tale caratteristica attraverso la scrittura. Naturalmente, lei appartiene alla scuola dell’analogico e, ai programmi informatici di videoscrittura, preferisce carta e penna. Ha diversi quaderni, per le più svariate forme di scrittura. Nel suo messaggio ci legge una pagina di uno dei suoi romanzi preferiti, riportata nel suo quaderno delle citazioni.
Questo intervento chiude la trentacinquesima puntata di Voci dall’Italia, che potete riascoltare qui.