Articolo a cura di Isacco Piroddi
Che forma hanno le buone notizie? Tutti noi vorremmo riceverle in questa emergenza sanitaria. Non ne possiamo più di sentire i conteggi dei morti e le restrizioni da zona rossa. Voci dall’Italia è proprio un podcast di buone notizie. Il discorso del premier albanese ai medici suoi connazionali reclutati in Italia, le riflessioni sulla gratitudine, la pandemia esorcizzata da una massima di Kafka e da una parodia di Fabrizio De André e un corso sugli outsiders contemporanei sono i temi di oggi. Buon ascolto a tutti.
Medici albanesi in aiuto ai colleghi italiani
Edi Rama, capo del governo albanese, apre questa puntata per bocca di Simona Scravaglieri, la mente dietro al progetto Voci dall’Italia. Ella ci ha fatto ascoltare un discorso di saluto del primo ministro albanese per i medici in partenza per l’Italia, poiché sono stati reclutati per combattere l’emergenza coronavirus. La fratellanza e il tema di questo discorso. La fratellanza degli albanesi verso gli italiani. Noi siamo tutti fratelli e questo spirito di fratellanza è indispensabile per contrastare questa emergenza sanitaria globale. Questa è la buona notizia che Simona ci ha dato.
Diventa chi sei
Non è mai troppo tardi per realizzarsi, ma come si fa se si è indecisi? A questa domanda, posta da una partecipante al ciclo dei cento giorni felici, risponde Alessandra Pagani. Nella sua riflessione quotidiana sulla gratitudine, Alessandra cita Diventa chi sei, un libro di Emilie Wapnick. Questo saggio è una guida che aiuta le persone che hanno molteplici interessi a realizzarsi. Sono persone comuni, che portano avanti più carriere e, per farlo, hanno cinque “superpoteri”: sintesi delle idee, apprendimento veloce, sete di conoscenza, capacità di adattamento, creazione di contatti in diversi campi. E per questa nostra caratteristica, dobbiamo ringraziare noi stessi.
Come vivere il lock-down secondo Franz Kafka
Il celebre scrittore boemo, autore de Il processo e La metamorfosi è il terzo ospite della puntata. La laziale Francesca lo cita parlando del silenzio che osserva nelle strade della Capitale in zona rossa e parlando di attesa. L’attesa epr la fine di questa emergenza, di questo periodo di sospensione. E parla di attesa con una citazione kafkiana che recita così: “Non è necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare neppure, aspetta soltanto. Non aspettare neppure, resta in perfetto silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non ne può fare a meno, estasiato si torcerà davanti a te.”
Cosa direbbe Fabrizio De André del coronavirus
Corona che vieni, da me te ne andrai. Così canta Massimo, anche lui romano, parodiando a tema Covid la canzone Amore che vieni, amore che vai, capolavoro del celebre cantautore genovese Fabrizio De André. Un modo come un altro per esorcizzare questo nemico invisibile coi poteri terapeutici della musica, contestualizzando una canzone famosa per adattarla alla situazione di emergenza che stiamo vivendo.
Un viaggio tra gli outsiders della letteratura contemporanea
Chiude la puntata di oggi Valeria, parlando di outsiders del Novecento letterario. Per lo più sono persone sconosciute al pubblico o scrittori emergenti. Si parla di essi in un corso che la scrittrice Marta Barone tiene presso Babelica, associazione torinese non profit. Sono quegli scrittori contemporanei poco noti al pubblico e a cui la Barone intende dare voce, da Tommaso Landolfi a Giorgio Manganelli, da Marina Ortese a Lalla Romano. E Valeria, che ha seguito questo corso online, lo consiglia al pubblico di Voci dall’Italia. Perché dare voce a scrittori emergenti permette di esercitare la lettura, attività terapeutica contro la reclusione forzata dall’isolamento contro la pandemia.
Qui potete riascoltare la quindicesima puntata di Voci dall’Italia.