“La mè sempr armasta cara sta colina apartada, e stà macthia che la isol tanta parta dell’ultimo orizzonto.Ma a setars e a mirar strmnadi spazi al di là de quela,a sent un silenzio sovruman e nà pace più profonda ch’la n s’ po’ dir….tanto che a pensargh a me sperd e dov prr pogo il mi cor ins’ spavent. E com l’vento a sent stormir fra i rami de sta pianta, questo strmnado silenzio al paragon a mé pvrin: e la m ven n’ menta l’eterno, e la stagion morta, e la presenza e l’toco de Lè. Cuscì ‘n questo spazio immenso la sa negh l’ mi pensero: a m’ strugg con dolciura e a vagh a fondo n’ t sto maro”*
*Il testo qui riportato è scritto nel dialetto della Lunigiana, la terra di origine dei miei genitori, dei miei nonni e anche la mia.(ho vissuto altrove tutta la vita ma questa è un’altra storia)
Il testo originale è stato scritto da Giacomo Leopardi, si intitola L’Infinito, è del 1819 e dice così:
«Sempre caro mi fu quest’ermo colle,e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei.
Così tra questa immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare»
gaetano brancaccio
mi sono emozionato a leggere la traduzione.. e ancor più pensando alla tua lettura nel dialetto d’origine… per non parlare della favolosa foto.
alcambra@virgilio.it
ho lasciato un commento…e lo confermo qui : emozionante come qualsiasi cosa venga proposta da te.E non esagero. E’ sempre stato cosi per me. Dagli avvenimenti storici che non ho più possibilita di leggere, a quell’esperienza con quel cazzo di metodo che non ricordo come si chiamasse. Mi facesti vivere le tue emozioni.Sei una grande, anzi sei speciale.
Mr. Incredible
Conoscere bene una terra ti aiuta a cogliere sfumature che altrimenti andrebbero perse.
adoro la Lunigiana, le sue atmosfere, la gente chiusa ma vera, la Val Verde, i boschi di acacia, le vie antiche, i funghi che sanno di castagno, i castelli, i borghi medievali e i testaroli.
Mio fratello ha deciso di trasferirsi li a coltivare dolcezza. Ci ho passato diverse estati, porto ogni tanto i figli a fare il bagno nei fiumi sotto le cascate e quelle atmosfere dentro di me.
🙂
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