Oggi è il black friday e ci saranno sconti e promozioni un po’ ovunque, anche per i libri.Ho fatto un giro in libreria e vi mostro qualche libro che ha attirato la mia attenzione, c’è qualcosa che vi ispira ?
Dopo il giro in libreria di ottobre ho ricevuto diversi messaggi e email e che mi chiedevano di proporvi ancora le mie scorribande libresche, ed eccovi accontentati. Il giro in libreria questa volta è stato fatto alla libreria Vita e Pensiero dell’Università Cattolica a Milano.
La vera storia dlel’orso Winnie. Iniziamo con un libro dolcissimo adatto ai più piccoli o agli appassionati di Winnie The Pooh. Ho visto questo libro a Pasqua a Boston, in inglese, ed eccolo qui nella sua versione italiana, premiato con la prestigiosa Caldecott Medal, il più prestigioso premio americano per i libri per ragazzi.
Aki Shimazaki, Il peso dei segreti, Feltrinelli, 2016. Copertina strepitosa, ti chiama e ti fa prendere in mano il libro, la più bella di Narratori Feltrinelli.
“La grande solitudine di una donna prigioniera di un amore per un uomo senza scrupoli, la violenza dei sentimenti che spingono a uccidere o a polverizzare una città, l’insopportabile peso del segreto e, dietro, una meravigliosa sensualità. Un capolavoro.”
Ho scoperto che dal 28 novembre in poi potremo leggere le opinioni di un gruppo di blogger specializzate in giappone che hanno letto il Peso dei segreti e ne parleranno. Sono curiosa. Stiamo a vedere. Qui maggiori informazioni.
Carmine Abate, il banchetto di nozze e altri sapori, Mondadori, 2016. Amo questo autore, comprerò questo libro presto perchè amo come scrive, e i temi che sceglie. Ecco la sinossi dal sito di IBS: Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi. C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze “saporitòse” di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un’appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all’autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino – a metà strada tra i loro mondi d’origine –, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la ‘nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud. Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione. E lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore.
Michela Murgia, Chirù, Einaudi Uscito sei anni dopo il fortunato Accabbadora, racconta la storia tra un’attrice di successo di 38 anni e un ragazzo di 18 che sogna di fare l’artista. “I due protagonisti si ritrovano uniti in un legame in cui le gerarchie tra maestra e allievo, e adottante e adottato, si ribaltano di continuo, e l’amore appare come una lotta di sottomissione e dominio. Il romanzo non è diviso in capitoli ma in lezioni, diciassette, e un “compimento finale”. In epigrafe c’è una frase di Federico Garcia Lorca a Salvador Dalì: «Ti ricordo sempre. Ti ricordo troppo. Figlio mio, devo pensarti bruttissimo per non amarti di più».” L’ho prenotato in ebook in biblioteca.
Javier Marias, Così ha inizio il male, Einaudi. La trama: “Siamo in Spagna nei primi anni ’80, il regime franchista è finito, ma sono rimasti i suoi strascichi. Un neo laureto al primo impiego, diventa assistente personale di un famoso regista grazie all’intercessione dei propri genitori. Marìas con l’abilità che gli è propria, lavora il tessuto alternando ricami pubblici e privati.” Premessa: se non conoscete questo autore sappiate che ama i titoli tratti da Shakespeare, l’autore, e shakespeariani sono alcuni dei meccanismi e delle tecniche che usa nella narrazione, sappiate che si perde a descrivere i meccanismi che generano i pensieri e spazia nei soliloqui. Potete amarlo o odiarlo. Un lettore di cui mi fido sostiene che in questo romanzo ha accorciato i soliloqui e il romanzo ne beneficia. In ogni caso se cercate un romanzo d’azione lasciate stare qui c’è scrittura e introspezione…
andiamo di inganno in inganno e su questo non ci inganniamo, e tuttavia ogni nuovo inganno che viviamo lo prendiamo per vero’ (p.158).
Mi piacerebbe leggerlo ma non concordo con il pessimismo esagerato dell’autore.
ll cinema secondo Orson Welles. La serie dei libri sul cinema de Il Saggiatore mi è sempre piaciuta. Ammetto di averli letti solo all’università quando ho scelto di frequentare un esame di Storia del cinema. Però mi è rimasto l’amore per questi libri. Ok, li guardo anche per lavoro, però la foto era troppo bella non potevo non metterla.
che dite di questi libri? c’è qualcosa che vi ispira?
Bene ragazze per oggi è tutto, al prossimo giro!
Marco Freccero
“Il cinema secondo Orson Welles”: sì, quello mi piacerebbe comprarlo…
Marco Freccero
“Il cinema secondo Orson Welles”: vorrei comprarlo.