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Mio zio Orazio ama la montagna ed è stata sua l’idea di salire sul tetto del Monte Bianco, a Punta Helbronner, a 3466 metri d’altezza. Domenica 17 luglio sono stata con una parte della mia famiglia, 8 persone, a vedere quella che i depliant chiamano, pomposamente, l’ottava meraviglia del mondo: la vetta del Monte Bianco. Approfitto di questa gita familiare per iniziare a scrivere anche di viaggi: ho introdotto la categoria “Viaggiare” e vorrò condividere con voi un po’ di ricordi di viaggio.

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Da Courmayeur, Val D’Aosta, nelle vicinanze del tunnel del Monte Bianco, si trova la zona di partenza dello Skyway, una funivia, rotonda, comoda e nuovissima che in meno di venti minuti vi porterà sul punto più alto più vicino alla vetta del monte bianco. Entrerete in una cabina rotonda che porta circa 80 persone. Mentre salirete la cabina ruoterà in tondo, su se stessa permettendovi di ammirare il panorama a 360 gradi. Questo è un plus della Segway perché ovunque sali, vedi tutto. IMG_2958

Io soffro di vertigini. Ho avuto paura a salire su Notre Dame a Parigi (96 metri…) e pensavo che avrei sofferto anche qui. Ero comunque tranquilla perché sapevo che in caso di panico avrei potuto scendere dopo soli 10 minuti. Infatti la Segway parte da Pontal -Courmayeur e in dieci minuti vi porta alla prima tappa  Pavillon su Mont Frey (2173 metri). Qui  ci sono un ristorante, una sala conferenze e cinema, un laboratorio di sperimentazione in alta quota dove viene prodotto lo spumante “Cuvèe des Guides” e il giardino botanico alpino che merita una visita. Se siete abbastanza esperti e avete voglia potete accedere a numerose discese di neve fresca nei boschi di Mont Frety, fino a raggiungere il centro abitato di La Palud.

 

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Se invece preferite potete proseguire fino a Punta Helbronner, 3466 metri d’altezza,qui potrete vedere le montagne da una immensa vetrata sul massiccio d’Europa, oppure uscire sui balconi e ammirarla dal vero. Noi abbiamo davvero avuto fortuna: non c’era una nuvola e c’erano almeno 10 gradi. Le foto che vedete sono state scattate tra le 9 e le 10 del mattino. Non fosse stato così presto ci sarebbe piaciuto fare uno spuntino a le Bistrot des Glaciers, affacciato sul Dente del Gigante. Invece abbiamo fatto un giro fuori e poi abbiamo visitato la sala dei Cristalli, pezzi più o meno grandi estratti dal monte bianco. Basta prendere un ascensore e camminare  cinque minuti in un tunnel sotterraneo per arrivare al mitico Rifugio Torino.

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I fuori pista. Ci sono discese come quella di Marbrèes, consigliate solo a sciatori molto esperti, oppure il fuoripista del Toula, con 2000 metri di dislivello. poi ci sono suggestivi itinerari di alta montagna, che portano ad esempio alla Vallée Blanche, un’imponente lingua di ghiaccio con una discesa di 24km e la possibilità di fermarsi a riposare, mangiare e abbronzarsi (il sole del ghiacciaio è potente!) nell’ampio piano chiamato “Salle a manger”.

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La nostra gita esplorava la parte italiana del Monte Bianco, se si vuole si può proseguire, in Francia, con una teleferica sostando prima ad Aiguille du Midi, dove si può sperimentare il “salto nel vuoto” ossia il balcone di cristallo sospeso a mille metri d’altezza, per proseguire  a Plan de l’Aiguille, e, infine, approdare nell’incantevole Chamonix.

Note pratiche. Vi consiglio di prenotare i biglietti prima di andare perché l’affluenza è davvero molta. Inoltre vi consiglio una levataccia e di prendere la funivia tra le 8 e le 9 del mattino, così da arrivare in alto quando ci sono ancora poche persone e godervi lo spettacolare panorama. La cosa bella di SegWay è che ha portato tutti, anche coloro che fisicamente non riescono a scalare montagne – io per prima – a vedere panorami di esclusiva pertinenza degli scalatori più esperti. La cosa brutta è che tutti, proprio tutti, sono in fila per salire sulla vetta del monte bianco e già alle 11 del mattino le file sono di ore e ore… Per ovviare il problema: prenotate usando il sito web www.montebianco.com

 

Alessandra Pagani si occupa di progettazione, coordinamento, supervisione e realizzazione di contenuti e progetti didattici, sia cartacei sia digitali, per l’università e la formazione accademica. Ha lavorato dal 2008 al 2020 per l’editore McGraw-Hill Education. Da gennaio 2021 è l’editor della collana Trattati e Manuali di Vita e Pensiero Editrice, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2016 al 2021 ha insegnato il proprio lavoro al master Professione editoria cartacea e digitale e al master Booktelling comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di Manuale di editoria universitaria, Progettare contenuti per l’apprendimento, Editrice Bibliografica, 2020. Coordina le attività di promozione alla lettura del sito www.unalettrice.org, come Geranio, il gruppo di lettura mensile e virtuale. È autrice del podcast Voci dall’Italia, podcast nato durante il primo lockdown di marzo 2020 come proposta di Simona Scravaglieri e del gruppo di lettura Casa Sirio editore e andato in onda ogni giorno per cento giorni. Dal 2020 al 2021 ha scritto e condotto Stranger Books, programma radiofonico di libri, tecnologia e didattica su RadioActiva.

One Comment

  1. che meraviglia! Poi con questo caldo …

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