Il 2013 è un anno che ricorderò.
(Lo ricorderò per cose che non esistono perchè non ne ho parlato sui social network. Non ricorderò il 2013 come l’anno in cui ho aperto questo blog – marzo 2013 – eppure il blog esiste perchè ne parliamo sui social network. Va bene, la smetto.)
Ripercorrerò, da gennaio a dicembre, le mie letture.
Gennaio 2013
Ho inaugurato l’inizio del 2013 con un libro sognante, Il libro dei nonsense (con testo inglese a fronte di Edward Lear, Einaudi).
Qui una pagina del libro .
A metà gennaio finivo un viaggio allucinante: American Psycho, di Bret Eston Ellis (di cui ho parlato in questo post ).
Per cambiare completamente atmosfera mi sono trasferita in Giappone per il breve tempo di un racconto: Leggero il passo sui tatami, un libro scorrevole composto da aneddoti di vita quotidiana, divertenti o interessanti, scritto da Antonietta Pastore (che magari conoscete come la traduttrice di Haruki Murakami.)
Febbraio 2013
Avevo voglia di una grande storia d‘amore e, su consiglio di Marco Archetti, ho letto Shosha di Isaac Singer. (Qui c’è il mio breve commento).
Subito dopo ho iniziato a leggere Le braci di Sándor Márai, Adelphi. Una mia conoscente ha scritto questo fulminante commento: “Le braci di Marai, si possono riassumere in: amici, amici, amici un cazzo” e io non ho altro da aggiungere.
Marzo e aprile 2013
Tutte le fiabe di Hans Christian Andersen, Bur. Un libro di quasi 2000 pagine che contiene, in ordine cronologico, tutte le fiabe scritte da Andersen. L’ho comprato in versione ebook, a 0,49€, (bravi!) perchè leggerlo su iPad è, per me che sono una Librocubicolarista l’unico modo di leggere questo librone. Ho letto una favola al giorno seguendo l’ordine cronologico di pubblicazione. Andersen ha scritto alcune favole molto conosciute (come La sirenetta) leggendolo però scopri che la versione conosciuta delle sue favole è stata edulcorata: sono davvero pochi i lieto fine e ad ogni pagina ci sono morti, tragedie, punizioni, paternali di morale cristiana e grande spirito di abnegazione calvinista…
Per il resto del tempo ho letto molte cose per lavoro tipo questa pila di libri di Storia del teatro e ho aperto questo blog raccontando un po’ di letture belle.
Maggio 2013
La cosa che ho apprezzato di più del Grande Gastby – il libro, il film non l’ho ancora visto – è stato il lavoro dell’editor: Max Perkins, Editor dei geni, Di A. Scott Berg, Elliot Edizioni
Ecco due libri che parlano dell’amore non corrisposto ma ai tempi dell’offline. (prima di Whatsapp, per intenderci) Il destino si chiama Clotilde di Giovannino Guareschi e Il marito in collegio di Giovannino Guareschi.
Giugno 2013
Ho iniziato il mese leggendo Le rane di Mo Yan, Einaudi, e qui potete trovare 5 motivi per cui lo consiglio alle mamme, un estratto del libro e un’eresia.(che sarebbe una mia personale opinione non richiesta)
L’impronta dell’editore di Roberto Calasso, Adelphi è nella top 5 dei libri che ho amato di più nel 2013 soprattutto per la spiegazione sull’arte di fare le copertine.
Luglio 2013
A luglio ho letto New York Edward Rutherfurd, Mondadori: un librone di ottocento pagine che ha messo a dura prova i miei polsi (deboli) e qui, oltre a 3 libri che hanno come protagonista New York, ho dissertato sul criterio del lettore nella scelta dei libri con grandi numeri di pagine.
Agosto 2013
Ad agosto, mentre ero a Miami, ed è vero perchè l’ho scritto sul social network, ho letto due ebook di Guia Soncini Elementi di capitalismo amoroso e I mariti delle altre, una chicca davvero piacevole per stile, freschezza e citazioni cinematografiche.
Settembre 2013
Il libro Sette vite e un grande amore Memorie di un gatto di Lena Divani, mi ha fatto inventare uno stupido test: 3 libri sui gatti, per tre tipi di lettore diverso.
Facebook, il gran pettegolo, mi ha portato a conoscenza di una vera chicca : la graphic novel Magpies di Sara Lando. Non leggo libri autopubblicati, ma questo è oro colato.
Mentre settembre si trasformava in ottobre ho letto e apprezzato La dittatura delle abitudini di Charles Duhigg. Potrebbe essere lo spunto perfetto per un post di buoni propositi dell’anno nuovo ma non riesco a fare buoni propositi.
Ottobre 2013
In tre giorni ho divorato Amanti e regine di Benedetta Craveri: qui parlo male di Kate Middleton e bene del libro.
Scuro, duro, veloce Death Metal di Tito Faraci suona come il titolo. Qui potete vederne un pezzo (non è un errore, è un booktrailer)
L’avete fatto il test di Facebook su quale parte del cervello usate di più?Così ho preso lo spunto per parlare di un testo delizioso: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks.
Novembre 2013
Scoperta del 2013: Edna o’Brien. Ho letto sia Ragazze di campagna, di Elliot edizioni, che il seguito La ragazza dagli occhi verdi , Edizioni E/O. Aspetto di capire chi pubblica il terzo titolo della trilogia per leggerlo e sapere come va a finire questa storia.
Mentre tornavo in treno da Roma ho letto un pezzo di Troppa felicità di Alice Munro che però mi ha invece fatto venire voglia di andare al cinema a vedere Checco Zalone.
Dicembre 2013
Sono stata alla lectio magistralis di Steve McCurry e ho comprato e mi sono fatta autografare il bellissimo volume Le storie dietro le fotografie che ho letto.
Scartando i regali di Natale ho trovato molti titoli che desideravo tra cui Un matrimonio in provincia di Marchesa Colombi, un modo ruvido, allegro e sbadato di raccontare una vita.
LeDueNellie
Quante belle letture! Per me che ti seguo da poco, questo intervento è stato un ottimo riassunto per conoscere i tuoi gusti e, immancabilmente, un inno alla gioia per la mia già infinita wishlist! Augurandoti un bellissimo 2014 colmo di meravigliose pagine, ti ringrazio per avermi illuminato con il termine “Librocubicolarista”: ci sono dentro in pieno!
LeDueNellie
Quante belle letture! Per me che ti seguo da poco, questo intervento è stato un ottimo riassunto per conoscere i tuoi gusti e, immancabilmente, un inno alla gioia per la mia già infinita wishlist! Augurandoti un bellissimo 2014 colmo di meravigliose pagine, ti ringrazio per avermi illuminato con il termine “Librocubicolarista”: ci sono dentro in pieno!
Amina Sabatini (@amisaba)
E io ringrazio te, Alessandra, e il tuo amico Marco, per avermi ispirato con Shosha di Isaac Singer!
Una lettrice
🙂
Beniamino D'Auria
Ale, mi sono sentito accompagnato in un viaggio accattivante, sorprendente e stimolante durante la lettura di tutte le pagine citate.. Davvero un plauso per questo tuo 2013, ricco di valore, cultura, … .
Una lettrice
Grazie Beniamino, se ti ho dato qualche spunto ne sono felice 🙂
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