Questa nuova serie di articoli è in collaborazione con Isacco Piroddi, un mio studente che ho conosciuto insegnando al Master Booktelling dell’Università Cattolica nel 2020.
Articolo a cura di Isacco Piroddi
Una pandemia, originata da un virus sconosciuto, ha stravolto la quotidianità degli italiani, costringendoli a barricarsi in casa, isolandosi dal resto del mondo. Le persone si sono viste costrette a cambiare le loro abitudini. Tutte le occasioni e i luoghi di aggregazione e socialità, che erano normali per un popolo socievole come quello italiano, ora non sono consentiti. Molti lavoratori sono rimasti disoccupati o devono lavorare in Smart working, gli studenti devono seguire le lezioni da casa, i settori della ristorazione, della cultura e dello sport alternano chiusure forzate a riaperture a rilento e gli ospedali sono sotto forte pressione.
Ascolta qui la puntata di Voci dall’Italia
Questa situazione di lock-down, di reclusione forzata, ha portato le persone a inventare nuove forme di socialità e di svago. Così è nato il canto corale dai balconi ed è stato incentivato l’uso di varie piattaforme di socialità a distanza, quali Zoom, Skype e i canali social. Ma, come si sa, l’impatto di una situazione di grave crisi, come quella che stiamo vivendo, è terreno fertile per le fake news e il terrorismo mediatico e psicologico che proliferano abbondantemente sul web.
Ma non è di questo che noi abbiamo bisogno, bensì di notizie confortanti, che trasmettino gioia e speranza. Ed è qui che entra in gioco Voci d’Italia, un podcast ideato da un gruppo di lettori di Casa Sirio Editore, che trae ispirazione dal progetto 100 Happy Days, organizzato da Alessandra Pagani sui canali social. Questa iniziativa, nata nel 2013, coinvolge persone provenienti da tutta Italia che, su un apposito gruppo Facebook, condividono per circa tre mesi una foto al giorno che sia testimonianza di un momento felice accaduto nella giornata presa in considerazione.
La prima puntata del podcast è introdotta da due donne, Simona, dalla Città Metroloitana di Roma e Nerelia, da Barcellona, che sintetizzano le origini del podcast. Subito dopo partono gli interventi degli ascoltatori: a dare il via è la romana Francesca, che recita una poesia sul silenzio visto come insieme di voci, paragonato quindi al colore bianco che racchiude tutti i colori. Segue un messaggio di Massimo, concittadino di Francesca, che ringrazia tutti i lavoratori che, con la loro attività, hanno contribuito a mandare avanti l’economia italiana in pieno lock-down (dipendenti dei supermercati, autotrasportatori, farmacisti, ecc.) Centrale nella puntata è l’intervento di Alessandra Pagani, che parla da Biella e presenta 100 Happy Days, un progetto caritatevole incentrato sulla felicità, un «allenamento alla felicità», che consiste nel postare sui social, per cento giorni, una foto di un momento felice, per condividere la gratitudine, come sentimento importante nella vita. La stessa Alessandra Pagani, nella sezione Charity projects del suo blog https://www.unalettrice.org/, ha pubblicato una serie di podcast sulla felicità.
La puntata prosegue con interventi di altri ascoltatori. Non necessariamente, dicono le presentatrici, si parla di libri. Gli interventi riguardano aneddoti, sfoghi, ricordi e sono pensati per tenere in contatto diverse persone in giro per l’Italia. Aria Luce, da Venezia, parlando di cielo azzurro invita il pubblico a sorridere e a guardare con più fiducia al futuro. Marina, dalla Capitale, condivide una sua riflessione personale sulle azioni che possono fare la differenza. Marco, un giornalaio della provincia di Napoli, racconta un suo curioso incontro con un metalmeccanico scambiato per un orso bruno, Angela, da Viterbo, racconta, tanto per dirne una, di aver smesso di leggere il primo volume della trilogia 80 giorni (Il colore della passione, di Vina Jackson) perché trovava banali i romanzi erotici; in realtà l’aveva letto perché voleva capire se aveva lo stampino come 50 sfumature di grigio e rimpiange la serie degli Harmony. Valeria, anche lei romana come Simona Scravaglieri ideatrice del podcast, dopo aver espresso i suoi sentimenti da romanista, consiglia la lettura del romanzo La gioia fa parecchio rumore, di Sandro Bonvissuto, che parla di un’epoca tramontata, ma ricorda persone che fanno parte del nostro immaginario. Legge infine un brano da questo romanzo e questa lettura conclude la prima puntata del podcast.