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Michel Floquet è un giornalista francese che ha vissuto negli USA, per diversi anni, lavorando come corrispondente dall’estero. Utilizzando i numeri, le statistiche, dati oggettivi e fonti certe, Floquet traccia un ritratto crudo e reale di cosa sono oggi gli USA.
Quindici brevi capitoli descrivono, uno Stato dove non c’è nessuna pietà per i poveri, armato fino ai denti, dove la polizia (anzi, le polizie) che si sente continuamente minacciata, uccide quasi due esseri umani al giorno. I più ricchi, negli Stati Uniti, non sono l’1 ma lo 0,1 per cento della popolazione. Centosessantamila famiglie circa, che detengono da sole quasi un quarto della ricchezza nazionale. Una casta di nababbi che è unica al mondo, e ha equivalenti soltanto all’inizio del secolo scorso.Gli USA sono la più grande prigione al mondo: incarcerano 1 cittadino su 4, più della Cina, della Corea del Nord, dell’Iran. Uno stato in guerra permanente, con enormi problemi di razzismo, dove la violenza permea ogni ambito: è economica, sociale, nei rapporti tra le persone…uno stato fondato su un genocidio, presto dimenticato, e sullo sterminio della natura-il capitolo intitolato Spianare gli Appalachi è impressionate perché sintetizza in poche pagine come l’uomo abbia distrutto, in pochi anni, millenni di natura rigogliosa.
Floquet traccia un ritratto impietoso di un paese che in nome del Dio denaro e dell’avidità si è affrancato da ogni principio umano. Triste America, così lontana dall’America che abbiamo nel cuore.
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Pendolante
un’immagine terribile del paese delle libertà