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Mentre cercavo delle immagini per la mia bacheca dedicata al Natale mi sono imbattuta in questa strana parola: Librocubicularist, un garbuglio di lettere che significa “persona che legge a letto”. Mi sono fermata un attimo e ho pensato: sono io!

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L’etimologia della parola è difficile da rintracciare ma quella più accreditata afferma che potrebbe essere una parola di origine latina dove Liber significa libro e cubiculum significa letto. A me, però, piace credere che questa parola la parola l’abbia inventata uno scrittore, infatti fu orginariamente usata nel 1921 da Christopher Morley nel libro Haunted Bookshop (mai tradotto in italiano). Non ho trovato una traduzione decente in italiano (se qualcuno la conosce me la scriva!), librocubicularista suona male, quindi potremo inventarla.

INVENTA ANCHE TU UNA TRADUZIONE DI LIBROCUBICULARISTA

Potremmo usare Amanti del libro a letto, ma poi ci inserirebbero nel DSM V alla voce “patologie sessuali”, o potremmo usare Lettori da Letto ma è cacofonico. Mi sarebbe piaciuto chiamarci semplicemente Letti: una crasi tra le parole Lettori e Letti, ma purtroppo l’hanno già inventata con duplice significato (sia oggetto di arredamento che atto del “già letto”) e dobbiamo immaginare che ci appaia la scritta “il nome che hai richiesto non è più disponibile

(che poi è la scritta che mi usciva sempre quando cercavo di aprire questo blog che nelle mie intenzioni avrebbe dovuto chiamarsi “unalettrice.wordpress.com” ma visto che era già preso (da una che poi manco lo usa, l’infingarda) ho selezionato questo unalettricedotcom.wordpress raccontando a me stessa “ma sì, dai, va bene, tanto leggi anche in ebook”.)

Ok, ma non divaghiamo, andiamo al punto centrale della questione: non abbiamo trovato una traduzione degna di esprimere il nostro amore per la lettura a letto. #fail.

Va bene. Allora useremo Librocubicolarista, i vantaggi ci sono. Aspettate che ci penso un attimo, ma sono sicura che i vantaggi ci siano.
Eccoli:

ve la potete tirare: nessuno, tranne i 3 lettori affezionati a questo blog, sa cosa significhi librocubicolarista.

– dire librocubicolarista 10 volte di fila molto velocemente aiuta l’articolazione mobile della lingua e delle labbra. Insomma è come fare palestra, ma con la bocca. Serve a mantenere le labbra toniche e turgide. Mai più silicone!

– c’è una domanda del Trivial Pursuit che chiede “cos’è un Librocubicolarista?” e voi saprete rispondere stracciando quegli idioti dei vostri cugini che non sanno scrivere correttamente taccuino e guadagnano molto più di voi, se non che non hanno bisogno di lavorare perchè Zio Teodoro ha lasciato loro la fabbrichetta e la villa con piscina. Ma voi, grazie a librocubicolarista, prenderete la vostra rivincita.

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IDENTIKIT DEL LIBROCUBICULARISTA

Sei un librocubicularista nell’animo?

1-Adorate leggere a letto?(questa è facile, dovete rispondere sì)

2- Leggere a letto è una di quelle cose che vi riporta in pace con il mondo?

3- Credete che “non avendo mai io avuto un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato?” (se non lo credete, provate: per quell’ora, funziona. Se volete prolungare andate dal pusher, qui si parla solo di libri. )

4-Siete d’accordo con Alcuni libri devono essere assaggiati, altri trangugiati, e alcuni, rari, masticati e digeriti ed è meglio farlo a letto?

5- Si scrive soltanto una metà del libro, dell’altra metà si deve occupare il lettore ed è meglio che se ne occupi a letto?

6- è inutile alzarsi subito, posso aspettare ancora 5 minuti, magari leggo due pagine?

Insomma il Librocubicularista è pigro. Vuole stare comodo.

IDENTIKIT VISIVO DEL LIBROCUBICOLARISTA

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Il librocubicolarista appare come un invididuo sdraiato nel proprio letto intento a leggere un libro. (carta o ebook è uguale).

Nel letto matrimoniale:

il librocubicolarista concentrato: occupa la sua parte del letto, con due cuscini dietro la schiena, il libro davanti.

il librocubicolarista a stella: si sdraia in mezzo al letto con le gambe e le braccia divaricate, occupando tutto lo spazio possibile, sospirando di contentezza.

– Il librocubicolarista trasgressivo: sta a pancia in giù, sdraiato in diagonale sul letto, sopra alle coperte.

Nel letto singolo:

– Il librocubicolarista allungato: il letto è singolo ma lui è dappertutto, legge con una gamba che pende fuori dal letto o le gambe allungate sul muro.

Il librocubicolarista ristretto: tiene le ginocchia piegate, ci appoggia il libro sopra, occupa poco spazio, non parla e non sporca. (alla quinta posizione tra i mariti ideali).

Accessori o persone o animali che troverete con il Librocubicolarista

– libro

– i vestiti non servono, è consigliato stare nudi. (vedi fotografia). Se proprio avete freddo mettersi sotto le coperte.

– il gatto non è indispensabile, ma scalda. Utile in inverno. Se c’è il gatto i vestiti sono importanti. Mettersi i vestiti.

un partner Librocubicolarista, per un validissimo motivo:

La lettura di ogni buon libro è come una conversazione con le persone migliori dei secoli passati diceva René Descartes e mi trovo d’accordo, e le conversazioni si possono fare dappertutto, come il sesso,in treno, in metropolitana, nei campi di pomodori, sul divano, nella vasca da bagno, in cucina mentre sobbolle il sugo, al mare…insomma è bello usare la fantasia ma come il letto di casa propria, non ce n’è.

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Alessandra Pagani si occupa di progettazione, coordinamento, supervisione e realizzazione di contenuti e progetti didattici, sia cartacei sia digitali, per l’università e la formazione accademica. Ha lavorato dal 2008 al 2020 per l’editore McGraw-Hill Education. Da gennaio 2021 è l’editor della collana Trattati e Manuali di Vita e Pensiero Editrice, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2016 al 2021 ha insegnato il proprio lavoro al master Professione editoria cartacea e digitale e al master Booktelling comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di Manuale di editoria universitaria, Progettare contenuti per l’apprendimento, Editrice Bibliografica, 2020. Coordina le attività di promozione alla lettura del sito www.unalettrice.org, come Geranio, il gruppo di lettura mensile e virtuale. È autrice del podcast Voci dall’Italia, podcast nato durante il primo lockdown di marzo 2020 come proposta di Simona Scravaglieri e del gruppo di lettura Casa Sirio editore e andato in onda ogni giorno per cento giorni. Dal 2020 al 2021 ha scritto e condotto Stranger Books, programma radiofonico di libri, tecnologia e didattica su RadioActiva.

No Comments

  1. Ironico, brillante, merita una condivisione su fb. Anche se, così facendo, il club di chi sa cosa vuol dire smetterà di essere esclusivo.

    1. beh, se il club si amplia non ne avremo a male 🙂
      Grazie per l’apprezzamento.

      1. Ma vale anche, che so, per il Fatto Quotidiano?

        1. potresti essere un iPadcubicolarist se lo leggi su iPad perchè Quotidianocubicolarista è davvero troppo, dai.

          1. Cartaceo, ogni sera l’editoriale di Travaglio.
            Vabbè limiterò la definizione a quando ho il libro.

  2. Io sono talmente “librocu…” va bè, quella cosa lì, che anche quando devo scegliere un libro nuovo, lo faccio nel letto. Porto tutti i papabili candidati, li ammasso vicino a me sul letto e comincio a guardare il retrocopertina, leggere la prima pagine, annusare. Poi li butto tutti giù di lato quando ho trovato il prescelto.

    1. wow ma tu sei davvero una Librocu… con i fiocchi!

  3. bellissimo post Alessandra 🙂
    io ho persino un cuscino “da lettura” (un cuscino molto grande e rigido: lo schienale perfetto)
    ah, le domeniche mattine passate a letto con una tazza di te’ e un buon libro 🙂

    1. ahh, quelle sì che sono domeniche mattina, vero?

      Mi piacerebbe capire quali sono gli oggetti “da lettura”..io praticamente non ne ho, ma non sei la prima che mi parla di un cuscino da lettura…vogliamo una foto!

  4. […] delle mie paranoie da lettore. 2-Se leggi il mio blog forse ricorderai un post in cui parlavo dei Librocubicolaristi: cioè quelli che leggono a letto (come me). Qual è il posto in cui leggi con più soddisfazione e […]

  5. Direi di no, di sera sono stanca e non ho l’attenzione necessaria per leggere…

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