Ho fumato per vent’anni. Non mi sembra, eppure. Avevo 13 anni e, al contrario di quanto molti raccontano, a me fumare è piaciuto fin da subito. Non mi è piaciuto il sapore e neanche l’odore: quello difficilmente piace. Mi è piaciuto aspirare il fumo e sentirlo grattare in gola. Mi è piaciuto stringere tra le labbra una sigaretta. Mi è piaciuto soffiare fuori il fumo lentamente, come se io fossi un drago. Mi è piaciuto aver qualcosa da fare con le mani mentre iniziavo ad avere quell’età in cui vuoi essere accettata da un gruppo e i rapporti sociali sono cruciali. A 13 anni sapevo solo che ero a disagio in mezzo ai miei coetanei – sembravano tutti più svegli, furbi, grandi di me – e fumare mi distraeva e mi teneva occupata e calmava la mia ansia. Insomma, con la sigaretta avevo trovato la bacchetta magica.
QUANTE SIGARETTE. Ho fumato circa 146mila sigarette. So che sembra un numero assurdamente grande ma è quel che fuma un fumatore medio. Uno da 20 sigarette al giorno. Dunque: ogni anno ci sono 365 giorni, i bisestili ne hanno 366, ma approssimiamo per difetto e non li calcoliamo. Quindi sono 365giorni x 20sigarette =7.300 sigarette all’anno. Moltiplicato per 20 anni da fumatrice: 146.000 sigarette.(centoquarantaseimila) Se fumi 10 sigarette al giorno, da 20 anni hai fumato fino ad oggi 73.000 sigarette. (settantatremila, sì, un’enormità)
QUANTO TEMPO. Ho fumato quando ero nervosa, per calmarmi. Ho fumato dopo il caffè. Ho fumato guidando, dopo mangiato, prima di mangiare, a letto, in piedi, sul balcone, in casa, sul balcone degli uffici dove ho lavorato. In giardino dai miei. Sulla spiaggia. Ho fumato per strada, a Milano. Ho fumato nelle aree fumatori a Tokyo. Ho fumato nell’area fumatori degli aereoporti, che schifo. Sui treni, quando si poteva. Quando ero in Erasmus a Segovia, in Spagna, si poteva fumare dentro agli ospedali. Ho fumato prima di dormire, e, se mi svegliavo, nel cuore della notte. Ho fumato per tirarmi su di morale sia per calmarmi. Ho fumato il giorno del mio matrimonio, al funerale di mio nonno, alla mia laurea. Per festeggiare, per compagnia, per noia, per solitudine. Ho fumato per alzarmi da tavola e non mangiare troppo, ho fumato dopo aver mangiato troppo. Ho fumato con il mal di gola, la febbre e la caviglia rotta, aspettando di essere operata. Ho fumato nell’area fumatori dell’Istituto Tumori di Milano e di questo provo vergogna. Ogni sigaretta si fuma in 5 minuti, circa. In pratica ho dedicato 730.000 minuti della mia vita a fumare. Sono 12.166 ore, cioè 506,9 giorni, cioè 1 anno e 141,9 giorni. Figa, è tantissimo tempo. Se fumi 10 sigarette al giorno hai dedicato 365.000 minuti a fumare, ossia 6.083 ore, che sono 253,4 giorni, cioè 8 mesi e mezzo della tua vita. Troppo.
QUANTI SOLDI. Io fumavo in prevalenza Marlboro Light (poi diventate Marlboro Gold) ma a costo di fumare fumavo qualsiasi marca. Oggi quelle sigarette costano circa 5,20 euro al pacchetto, quando ho iniziato costavano meno. Ho speso 29.200 euro per fumare. (Ho fumato 146 mila sigarette: ogni pacchetto contiene 20 sigarette, 7300 pacchetti di sigarette. Se calcoliamo una media di 4 euro a pacchetto, un’altra approssimazione per difetto, significa che nella mia vita Ho speso 29.200 euro per fumare.) Ho speso ventinovemiladuecento euro, fatemelo ripetere, mi scende un brivido lungo la schiena. Sono quasi cinquantottomilioni di vecchie lire. Non credo di averli mai davvero posseduti eppure, non si sa come, li ho spesi. Per fumare. Fumi tabacco trinciato? Calcola quanto spendi per fumare moltiplicando il numero di sigarette che ti fai, supponiamo 10 al giorno, per il prezzo di una sigaretta di tabacco trinciato fissato dall’ISTAT ossia 2,00 euro, e poi moltiplica per gli anni. Quanto hai speso fino ad ora? Troppo, eh?
NON RIESCO A SMETTERE. Durante questi 20 anni da fumatrice mia madre mi diceva”è meglio che fumi qualche sigaretta perchè sei una persona nervosa, fumare ti calma”. Io ero ben felice che lei mi reggesse il gioco, perchè non volevo smettere. Non ricordo chi è stato il primo a parlarmene. Forse la mia coinquilina Elena, all’università. O forse l’ho scoperto da sola, in libreria. Sì, nel 2005 compravo tutti i libri in libreria e non on line. Non so chi me ne parlò ma ho comprato il libro E’ facile smettere di fumare se sai come farlo di Allen Carr alla Mondadori in Duomo, a Milano. Ne ho letto metà in un pomeriggio e poi l’ho abbandonato posizionandolo con cura nell’ultimo ripiano della libreria, quello basso che prende molta polvere.
PAURA DI SMETTERE. Avevo una paura enorme di smettere di fumare. Mi dicevo “a me piace fumare”, “in fondo non fumo molto”, “da oggi ne fumo solo 10 al giorno”, “sì, fumo, ma vuoi mettere i danni delle droghe, il cibo, l’aria inquinata di Milano?”. Mi raccontavo un sacco di favole “ah, io senza sigarette non sono io, fanno parte della mia personalità, fumo da sempre” e poi mi comportavo da tossicodipendente scendendo a comprare le sigarette con 38 di febbre, il cappotto buttato sopra al pigiama, la ferrea convinzione che fumare fosse un piacere.

UNA TOSSICODIPENDENZA SOCIALMENTE ACCETTATA. Il mio problema con le sigarette è stato di tossicodipendenza. Comunque vogliate vederlo fumare mette in atto lo stesso meccanismo di tossicodipendenza che genera l’alcool, l’uso di eroina, cocaina. Mi sono chiesta spesso “perchè a me?” e mi sono risposta “non per colpa, ma per storia”. Quando ho conosciuto mio marito ero ancora una fumatrice incallita. Non volevo dargli nemmeno il numero di telefono e poi l’ho sposato. Era un fumatore anche lui, fumava le sue 20 sigarette al giorno ma si era stancato. Nel 2013 ha insistito “fumare mi fa star male, dobbiamo smettere!”Riuscì a farmi promettere che avremmo smesso. Provammo, fallimmo, provammo, fallimo. Dopo un po’ di tentativi andati a vuoto gli proposi di leggere- per me ri-leggere – È facile smettere di fumare se sai come farlo. Quell’estate cercai di nuovo il libro, alla fine dei vari traslochi era sempre lì: nello scaffale più basso e polveroso della biblioteca.
È FACILE SMETTERE DI FUMARE SE SAI COME FARLO. In estate, complice il mare, le vacanze e quel rompicoglioni di mio marito ho iniziato e finito il libro. Mi sono fidata dell’esperienza di Allen Carr: leggendo mi sembrava di sentirlo parlare. Iniziai a prendere in considerazione idee nuove. Il tabagismo è una tossicodipendenza chimica e soprattutto psicologica. Tutti possono smettere di fumare. Farlo è facile. Non si ingrassa. L’aiuto di cui i fumatori hanno bisogno non è un palliativo né la somministrazione più o meno controllata di nicotina, ma la coscienza del loro stato psicologico di sudditanza nei confronti del fumo, e la consapevolezza che nulla impedisce realmente a nessuno di smettere all’istante di fumare. Molte idee nuove iniziavano a prendere piede dentro di me, mentre leggevo. Nel frattempo continuavo a fumare: il libro ti dice proprio così. Mentre lo leggi, fuma quanto vuoi. Io ero ben contenta, ma qualcosa aveva iniziato a lavorare dentro di me.
SMETTERE DI FUMARE COME DECLUTTERING. La storia che raccontano “smettere di fumare è tutta forza di volontà” è falsa. Per smettere di fumare non bisogna avere forza di volontà, non bisogna trattenere o resistere. Bisogna fare esattamente l’opposto: lasciar andare. Facciamo un esempio. C’è una corda. Se io dico che devi afferrare la corda tu sai che “afferrare” è un’azione – afferrare una corda significa aprire la mano, chiudere la mano intorno alla corda e tenerla ben salda. Se io dico “lascia andare la corda” anche questa è un’azione. Forse è lasciar andare è una parola che trae in inganno ma pensateci “lasciare andare” è proprio un’azione per cui, se hai una corda in mano, apri la mano. Hai fatto una cosa: hai aperto la mano. Ecco perchè tanti trovano difficile smettere di fumare. Alcuni pensano che “smettere” significhi “stringere ancora di più la corda”, “resistere”, “cercare di temporeggiare”. Invece no. Smettere di fumare è il più grande esempio di decluttering della mia vita: è proprio l’azione del lasciar andare e il signor Allen Carr spiega, in concreto come fare, nel suo libro.
Perchè consiglio il libro di Allen Carr? Tradotto in oltre 40 lingue, ne sono state vendute più di 14.000.000 di copie nel mondo, perchè è il metodo di un fumatore per smettere di fumare. Allen Carr fumava moltissimo, fino a 100 sigarette al giorno. Aveva provato a smettere in tutti i modi, fallendo. Ad un certo punto ci riesce: facilmente analizza tutto ciò che è successo e ne trae un metodo per smettere di fumare che cambierà la vita a milioni di persone.
COSA È CAMBIATO DA QUANDO HO SMESSO DI FUMARE.
- Sono libera: quando respiro e sento i polmoni che si allargano ho la sensazione di essere uscita da una prigione. Mi sento una non fumatrice, sono uguale a quelli che non hanno mai fumato.
- Ho più tempo, più salute, più soldi. Dedico il tempo, i soldi, i pensieri a cose che mi rendono felice, non solo a quando potrò fumare. Ho raccontato di quando, fumatrice, un collega, di ritorno da un viaggio di lavoro a New York mi portò in regalo un portacenere e ci rimasi molto male (l’ho raccontato qui).
- Il mio peso è quello di prima. Ho mangiato di più durante le prime 3 settimane.
- Sono più tranquilla rispetto a quando fumavo.
- Ho imparato a esprimere civilmente la mia rabbia, a non soffocarla con le sigarette. Questa è una grande sfida e vi migliora la vita.
- Sono padrona di ogni singolo minuto della mia giornata mentre prima ero tossicodipendente. Se ho la febbre sto a casa, al caldo, e il tabaccaio lo incontro solo ogni tanto, quando lui porta a spasso il cane.
TUTTI POSSONO SMETTERE. Questa è una cosa molto importante: nessun caso è speciale, tutti possono smettere di fumare. Se ce l’ho fatta io, che non volevo e che non mi sentivo capace di smettere, potete farcela anche voi. Io ero così insicura di me che dopo il primo mese da non fumatrice, un mese in cui non ho mai toccato una sigaretta, ho riletto un po’ di pagine del libro per esser proprio sicura di aver capito bene…insicurezza cronica, direi.

RICOMINCIARE A FUMARE.Voglio ricominciare a fumare? No, spero non mi capiti mai mai mai più di dover fumare una sigaretta. Ormai è passato più di un anno e posso dirlo: sono felice di me e di aver smesso, spero che non ricomincerò a fumare mai più. Ne parlo perchè desidero trasmettere a tutti l’idea che è possibile smettere, facilmente e per sempre. Grazie Allen Carr!

NON TI VA DI LEGGERE IL LIBRO? SMETTERE DI FUMARE CON IL METODO ALLEN CAR CON UN INCONTRO DI UN POMERIGGIO. Oltre al libro EasywayItalia offre dei seminari di un pomeriggio per smettere di fumare. Il metodo Allen Carr si basa su un approccio esclusivamente psicologico, non sono presenti supporti farmacologici di nessun genere.Un metodo efficace per smettere subito è un seminario di gruppo (dalle 5 alle 25 persone) della durata di circa 6 ore è, in molti casi, sufficiente affinché un fumatore possa smettere felicemente di fumare. Durante la sessione – che prevede pause per poter fumare – il terapista non sottolinea ancora una volta gli aspetti negativi del fumo ma, attraverso un’analisi dei meccanismi e dei motivi per i quali si fa uso del tabacco, rimuove la convinzione che fumare offra una qualunque forma di piacere o di supporto. Viene quindi meno quella sensazione di sacrificio e privazione che accompagna gran parte dei tentativi di smettere e ci si sente liberati dalla paura di farlo. Togliendo il desiderio e il bisogno di fumare si elimina anche la necessità di usare la forza di volontà e, alla fine del Seminario, i partecipanti sono felici di spegnere la loro ultima sigaretta. La Sessione si conclude con un breve rilassamento. Per chi ne avesse bisogno, sono comunque disponibili, gratuitamente, una II e III Sessione di Supporto, diverse tra loro e della durata di circa tre ore.I seminari si tengono con regolarità a Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, e in provincia di Padova e di Ascoli Piceno. È comunque possibile organizzare Seminari anche in altre città.
ALLEN CARR EASYWAY ITALIA: Per ulteriori informazioni o fissare un appuntamento chiamaci allo 02.70602438 oppure al 393.9417855 dalle 9.00 alle 17.30 o invia un e-mail a prenotazioni@easywayitalia.com; www.easywayitalia.com
Pendolante
Ho smesso due mesi fa, con fatica, tanta, anche fisica. Ne pago ancora le conseguenze e mi manca. Sono felice però di avere smesso
Una lettrice
Mi dispiace. In che senso ne paghi le conseguenze? perchè ti manca?
Pendolante
Fisicamente: ingrasso, moralmente sono depressa e mi mancano perché mi piaceva fumare e a volte ne sento il bisogno
riruinglasgow
il mio fidanzato aveva smesso proprio con questo metodo (gli incontri di una sessione) ma ha purtroppo ricominiciato. E’ vero che funziona pero’. Bell’articolo!
Una lettrice
si smette e si riesce!
Chiara
Grazie! Un bellissimo articolo che sicuramente rispecchia l’esperienza di tanti ed anche la mia!
Al momento io sono ancora alla fase del libro letto a metà e riposto nell’ultimo scaffale della libreria ma farò tesoro delle tue parole!
amleta
Io non ho mai avuto questo tipo di problema. Però se davvero con un libro si riesce a smettere io l’ho linkato il tuo post, caso mai qualcuno abbia intenzione di smettere. Ho sentito di gente che non crede al potere delle parole e dei libri, ebbene tu invece sei l’esempio raro che invece qualche volta a quanto pare funzionano 🙂
Una lettrice
Grazie. Credo al potere delle parole, sì. Ma nel caso del libro di Allen Carr non mi sento un esempio raro, anzi: con quel libro hanno smesso di fumare milioni di persone, nel mondo. Puoi consigliarlo serenamente, funziona davvero. Per chi non dovesse riuscire ci sono anche i corsi organizzati dall’associazione Allen Carr Italia. 🙂