Angela Frenda ha un talento particolare nel rendere ogni ricetta un luogo dove sentirsi a casa. Sfogliando il libro si sente il profumo del pane fatto in casa, la sensazione di benessere data dal cibo tradizionale che ci preparava la nonna, l’abbraccio caloroso di due mani sporche di farina, la preparazione di una cena speciale per la propria famiglia, le chiacchiere di una cena tra amici, con un buon bicchiere di vino e tanti racconti di viaggio. La cucina felice non è solo un libro di ricette, è anche il racconto, nel corso delle quattro stagioni dell’anno, di una relazione di una donna con il cibo e mostra che è possibile essere gentili con se stesse, e nutrirsi, con gusto, di cibi sani, gustosi e naturali, consumati in pace, gustandosi ogni boccone e la sua preparazione. La 76 ricette illustrate sono altrettanti modi di scegliere, ogni giorno, di amare se stesse e coloro che ci sono più cari attraverso il cibo che prepariamo e che mangiamo.
Adoro cucinare e proverò moltissime (se non tutte) le ricette proposte: Angela Frenda mi aveva già convinto il lavoro che fa per il Corriere della sera, ma la frase che mi ha proprio conquistata è una di queste…
- Il dolce non può essere un tormento. Quando decidete di mangiarlo, dimenticate le calorie
- Una cosa che ho compreso col passare degli anni è che odio buttare il pane vecchio.E odio anche comprarne di cattivo.
- Le domeniche di settembre, da mia nonna Angela, erano soprattutto quel profumo:i ruoti di cannelloni che uscivano impavidi dalla cucina, portati fuori dalle mani orgogliose di mia zia Anna
- Personalmente desidero nutrirmi, insomma, in una maniera che mi soddisfi e che allo stesso tempo mi faccia anche bene.
- Piccole cose, Angela. Piccole cose.
Baylee
Molto d’accordo sui dolci e il pane!
Poi si possono fare così tante cose con il pane raffermo che è un crimine buttarlo! 🙂
Alessia - www.morettoschefs.com
Dalla tua bellissima recensione traspare veramente la felicità in cucina che deve esserci nel libro. Devo assolutamente comprarlo e provare le ricette, mi sento molto vicina alla filosofia di Angela Frenda.