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  1. Il libro che hai letto e riletto di più in vita tua e perché.

La serie completa di Angelica (Anne e Serge Golon) e Claudine di Colette.  Nella prima serie ricerco il modo elegante di tessere trame anche complesse, senza far perdere spessore ai personaggi, nel secondo la preziosità di una scrittura unica al mondo, evocativa e delicata, un ricamo linguistico.Tutta Jane Austen compresi gli incompiuti, per la scrittura delicatamente umoristica e per lo sguardo assolutamente moderno sulla sua epoca.

Nota di Unalettrice: Non conosco la serie di Angelica, ho cercato su google e ho scoperto si tratta di una serie che riscosse molto successo. Sono 21 volumi scritti a partire dal 1957. I titoli:  Angelica la marchesa degli angeli, Angelica l’indomabile, Angelica si ribella, Angelica e l’amore del re, Angelica e l’amore proibito,  Angelica sulla via di Versailles. Le copertine dei volumi, pubblicati in italia, ritraggono una bionda con il corpetto stretto, il seno in bella vista, le mani sui fianchi e uno sguardo determinato. Anche l’attrice protagonista del film è una donna sexy, coraggiosa e provocante. A prima vista la saga di Angelica sembra un period drama ambientato alla corte francese di Luigi XIV con elementi di mistero, passione, sesso, intrighi politici e  coraggio. Cosa vi ricorda? Ma OUTLANDER, ovviamente. Non solo per le belle protagoniste femminili, sexy e coraggiose, non solo perchè sono serie di libri diventati una serie tv di successo o perchè sono in costume . Si dice che la scrittrice di Outlander si sia proprio ispirata ad Angelica. Ho trovato questa recensione che spiega i punti in comune. 

2.    “Che fregatura!” Quando l’hai detto l’ultima volta? Due anni fa, una amica a cui avevo aperto la mia casa e il mio cuore, e che si è servita della mia vita e delle mie esperienze dolorose per alimentare le sue ossessioni.

3.    E in relazione a un libro? Quello che non uccide, di un tal Lagercrantz che tira fuori un seguito della saga  Millennium di Stieg Larsson. 

 

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4.    Ti invitano a premiare il vincitore del Premio Strega: sei fortunata, quest’anno è un gran figo, giovane e pieno di capelli. (NB: è una domanda di fantasia, ovvio). Prima della premiazione ti si avvicina, guardandoti con i suoi profondi occhi neri, ti tocca un braccio e ti dice “Possiamo parlare un attimo?”. Tu acconsenti e lo segui dietro le quinte. Lui ti dice sottovoce “Scusa, sono un po’ a disagio perché pensavo che mi avrebbe premiato un uomo”. Tu 1.Cosa hai scelto di indossare per questa occasione? 2. Cosa gli rispondi? Un abito lungo, di linee sciolte e morbide perché col fisico da anni cinquanta che mi ritrovo qualunque altra possibilità e ridicola; gli potrei rispondere: “anche io pensavo di premiare un uomo, vediamo di farcene una ragione tutti e due e portiamo avanti la cosa con eleganza”.

5.    Quali sono i libri che hai regalato di più in vita tua e perché? L’amante senza fissa dimora, di Fruttero e Lucentini. Ho sempre amato uomini che se ne sono andati, cerco di dare a questa cosa una giustificazione letteraria. 

Il primo sguardo, il primo bacio, la prima notte d’amore, non sono niente in confronto con la prima risata che si fa insieme. E’ quello il contatto decisivo, il vero punto di svolta.

citazione tratta da L’amante senza fissa dimora, di Fruttero e Lucentini

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Incapace di vedere più in là del proprio membro, il povero ragazzo non sospetta minimamente che in certi momenti della vita, in certe situazioni, fra certe persone, ‘quella cosa’ diventa ‘un’altra cosa’.Che cosa, esattamente? Difficile, difficilissimo,, anzi impossibile dire. […] In certi momenti, con certe donne (non più di una, due) ‘quella cosa’ uno aveva l’impressione di farla con cieli e oceani, con l’intero universo, pianeti, comete, stelle cadenti. Sì, e che c’entrassero anche le formiche, le foglie, i sassi. Altro che scopare. Era talmente un’altra cosa che in certo qual modo diventava addirittura superflua, non c’era nemmeno bisogno di farla. E al tempo stesso, le donne (una, due al massimo) con cui non c’era nessun bisogno di farla, erano anche le sole con cui, di farla, valeva veramente la pena… Misteri insondabili, enigmi da far girare la testa.”

citazioni tratta da L’amante senza fissa dimora, di Fruttero e Lucentini

6.    Sei single, un uomo ti invita a cena, tu vai al ristorante, ti siedi, aspetti mezz’ora prima di capire che lui non si presenterà. Che libro gli consigli?L’epistolario tra D’Annunzio e Barbara Leoni.

“l’indomani dell’incontro al concerto di via Margutta, si può osservare solo che la donna non si negò all’avvolgente corteggiamento del giovane poeta e si lasciò rapidamente conquistare: anche lei, a suo modo, era in attesa di qualcosa o di qualcuno che venisse a sollevarla dalla situazione in cui si trovava; e che cosa c’era di meglio di un intellettuale per una donna che amava la musica, l’arte e la letteratura, e soprattutto amava sentirsi al centro di un’attenzione che non poteva non apparirle esclusiva? I due si baciarono per la prima volta «inginocchiati contro le grate» del chiostro dei Santi Vincenzo e Anastasio, «su la piazza del Fontanone», e poi, in breve, passarono a più gratificanti piaceri in luoghi forse meno suggestivi ma certo meno scomodi.”

Per chi non sapesse: Appassionato, sensuale, sessuale, il ventiquattrenne Gabriele D’Annunzio era attratto dalla bellissima Barbara Leoni ma sposato con figli lui, sposata lei, la fece soffrire incredibilmente perché a lui interessava più la passione fisica che la storia d’amore, voluta da lei.

7.    Esci con un uomo e questa volta è uno scrittore. Iniziate una bollente storia insieme e dopo un mese, esce un suo racconto intitolato  “Nessuna come te”  e tu sei la protagonista. Lui ti dice “amore volevo farti una sorpresa”, tu leggi tutta lusingata e scopri che ti ha descritto minuziosamente ma mettendo in luce i tuoi peggiori difetti e le tue imperfezioni, le tue fragilità e le tue paranoie….Cosa (gli) fai? Dipende: se è un fiasco nulla, se ha successo scrivo il seguito.

8.    Pesca il libro per te migliore e quello peggiore letti quest’anno e mandandomi le foto di due copertine, senza motivazioni. Saremo noi lettori a scommettere sul peggiore e sul migliore.

9.    Una domenica di primavera il tuo ex storico ti invita a conoscere, a  pranzo, la sua nuova fidanzata. Lei si presenta con un dono per te. Scarti il pacchetto e trovi tre libri. Trasali dall’orrore: uno è un libro secondo te sopravvalutato, un altro è un libro che tutti fingono di apprezzare per convenienza ma è brutto, un terzo è un libro impubblicabile. Quali sono?

Questa situazione per me è fantascienza spinta, io manco voglio sapere il nome delle nuove donne del mio ex. Comunque:

  • a) gli ultimi Camilleri
  • b) la Ferrante
  • c) le robe delle sfumature.

10. Se pubblicassi un tuo romanzo chi sarebbe il tuo lettore ideale?le persone qualunque, non i cosiddetti intellettuali.

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11. Qual è il tuo rapporto coi libri, oltre che da lettrice? La scrittura, da sempre, ma anche, ultimamente, un rapporto di collaborazione come Editor con la casa editrice cagliaritana Palabanda,  collaborazione di cui sono fiera e che considero un onore. Il libro si ama da quando approda, informe e deludente dalle mani dell’autore, a quando esce, fiammante e pronto per entrare nei cuori dei lettori.   Il lavoro ingrato e misconosciuto dell’Editor è quello che in realtà rende un manoscritto un libro.

Simona ringraziandoti ancora per esserti fatta intervistare e aver risposto con ironia e intelligenza alle mie domande, ti saluto consigliandoti un libro sul nostro lavoro: Max Perkins, l’Editor dei geni, Elliott, 2013. Se vi interessa qui potete leggere  la mia recensione.

“Un editor – disse senza quasi guardare in faccia il suo uditorio – non aggiunge niente a un libro. Nel migliore dei casi è l’ancella dell’autore. Non vi venga mai in mente di sentirvi importanti per quello che fate, perché un editor al massimo rilascia energia. Un editor non crea niente. Il lavoro migliore di uno scrittore viene totalmente da se stesso.”

tratto da Max Perkins, l’Editor dei geni, Elliott, 2013

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Qui potete leggere le altre Interviste ai lettori: https://unalettrice.org/interviste-ai-lettori/ Se vi è piaciuta condividete e mettete un mi piace alla pagina https://www.facebook.com/1lettrice/: non pago la pubblicità a Facebook e ho bisogno dei vostri Mi piace, dei cuoricini e delle vostre condivisioni!

 

Alessandra Pagani si occupa di progettazione, coordinamento, supervisione e realizzazione di contenuti e progetti didattici, sia cartacei sia digitali, per l’università e la formazione accademica. Ha lavorato dal 2008 al 2020 per l’editore McGraw-Hill Education. Da gennaio 2021 è l’editor della collana Trattati e Manuali di Vita e Pensiero Editrice, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2016 al 2021 ha insegnato il proprio lavoro al master Professione editoria cartacea e digitale e al master Booktelling comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di Manuale di editoria universitaria, Progettare contenuti per l’apprendimento, Editrice Bibliografica, 2020. Coordina le attività di promozione alla lettura del sito www.unalettrice.org, come Geranio, il gruppo di lettura mensile e virtuale. È autrice del podcast Voci dall’Italia, podcast nato durante il primo lockdown di marzo 2020 come proposta di Simona Scravaglieri e del gruppo di lettura Casa Sirio editore e andato in onda ogni giorno per cento giorni. Dal 2020 al 2021 ha scritto e condotto Stranger Books, programma radiofonico di libri, tecnologia e didattica su RadioActiva.

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