Saul Bellow, Il re della pioggia

Premio Nobel per la letteratura nel 1976, Saul Bellow ne Il re della pioggia racconta la storia del miliardario americano Eugene Henderson. Un omone enorme, è  rude, passionale, impulsivo, pieno di vita, insopportabile. Henderson possiede tutto ciò che gli esseri umani vogliono: ha avuto due mogli, ha diversi figli, è ricco, ha una posizione sociale invidiabile. Si è dilettato a studiare, ha lavorato,  ha viaggiato, ha fondato un’azienda. Nonostante una vita ricca – da tutti i punti di vista – Henderson si sente inappagato, insoddisfatto, incapace di godersi quanto ottenuto.

“Il mio romanzo è stato capito da pochi nella sua essenza, che è comica” scrive Saul Bellow. Henderson avverte una continua presenza di una voce dentro di sé che reclama “voglio, voglio, voglio!” che lo porta a viaggiare, sposarsi, fondare imprese. Una voragine di desiderio che scema appena raggiunto l’obiettivo del suo desiderio.  Giunto a cinquantacinque anni pieno di donne, di figli e di denaro, fugge nel cuore dell’Africa alla ricerca di verità elementari sul mondo e su stesso: ne emerge un ritratto fortemente comico, ma insieme inedito e corrosivo, del tradizionale “innocente” americano, a formare un classico della letteratura di tutti i tempi.

Henderson , anziano, rude, passionale, impulsivo, pieno di vita, insopportabile è un personaggio che ho adorato. In questo libro combatte, suda, si strappa i capelli, ride e si dispera per imparare ad amare se stesso. Camaleontico e trasformista, caparbio e comico, ribalta tutta la sua vita per inseguire la voce che gli grida dentro “voglio, voglio, voglio”. Queste sono tre frasi che mi sono piaciute di questo libro:

Henderson lettore. “Io sono lettore nervoso ed emotivo. Mi avvicino un libro agli occhi e basta una frase buona per trasformarmi il cervello in un vulcano; comincio a pensare a tutte le cose insieme e una vera e propria lava di pensieri mi fluisce giù per i fianchi.”

 

Henderson filosofo.“Tutto sta nell’avere un buon modello nella corteccia (n.d.r.: corpo). Infatti un nobile concetto di sé è tutto. Quale il concetto, tale l’uomo. In altre parole, tu sei nella carne quel che è la tua anima. E, al modo che si è detto, un uomo è davvero l’artista di sé medesimo. Corpo e faccia sono dipinti, in segreto, dallo spirito dell’uomo, che opera attraverso la corteccia e i ventricoli cerebrali tre e quattro, i quali dirigono il flusso dell’energia vitale, in ogni parte”.

 

Henderson e la felicità.  Non c’è tempo nella felicità. In cielo hanno buttato via tutti gli orologi.

3f123cdca063748dcaf43b68880fe22fUn libro difficile? Non tutti ritengono che Il re della pioggia sia un bel libro. Alcuni trovano la lettura lenta o ostica, altri e credo che questi abbiano ragione, osservano che la scrittura minuziosa, ossessiva nei confronti dei particolari, diventa quasi prolissa persino in certi tratti. Beh, è vero.  Alcuni non amano le riflessioni esistenziali, elementi che si scontrano e accordano con la visione netta dell’ateo Io trovo che queste siano la parte più bella. Infatti l’Africa in questo romanzo non è da intendersi come un’Africa geografica, reale, è più un luogo incontaminato, reso  accessibile dall’urgenza di un ritorno alla percezione primitiva dell’uomo, al suo essere una cosa sola con gli animali, con la natura. E la pioggia non è altro che il simbolo della liberazione dalla schiavitù delle proprie paure, dalle censure dei sentimenti, e di tutto ciò Eugenie  è ormai il re.

“Ci vorrà ancora tempo” scrisse E.L. Doctorow “per valutare la profonda influenza che Bellow ha esercitato sugli scrittori della mia generazione. Io credo che sia stato l’anello che ha collegato la letteratura della generazione di Faulkner, Hemingway e Fitzgerald con gli scrittori che si sono affermati dopo la seconda guerra mondiale”.

Alessandra Pagani si occupa di progettazione, coordinamento, supervisione e realizzazione di contenuti e progetti didattici, sia cartacei sia digitali, per l’università e la formazione accademica. Ha lavorato dal 2008 al 2020 per l’editore McGraw-Hill Education. Da gennaio 2021 è l’editor della collana Trattati e Manuali di Vita e Pensiero Editrice, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2016 al 2021 ha insegnato il proprio lavoro al master Professione editoria cartacea e digitale e al master Booktelling comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di Manuale di editoria universitaria, Progettare contenuti per l’apprendimento, Editrice Bibliografica, 2020. Coordina le attività di promozione alla lettura del sito www.unalettrice.org, come Geranio, il gruppo di lettura mensile e virtuale. È autrice del podcast Voci dall’Italia, podcast nato durante il primo lockdown di marzo 2020 come proposta di Simona Scravaglieri e del gruppo di lettura Casa Sirio editore e andato in onda ogni giorno per cento giorni. Dal 2020 al 2021 ha scritto e condotto Stranger Books, programma radiofonico di libri, tecnologia e didattica su RadioActiva.

Comments(6)

  1. Mi piace un sacco questa recensione. Aggiungo alla mia wish list 😉

    1. grazie. Poi mi dici se ti è piaciuto

  2. […] interiore che Saul Bellow nel libro Il re della pioggia ha chiamato “una voce che mi grida dentro voglio, voglio, voglio e non mi fa riposare”. Saul Bellow ne descrive minuziosamente le conseguenze ed è screanzato e sguaiato e esagerato e […]

    • anna maria

    • 8 anni ago

    Lo sto leggendo e mi piace molto, e’ divertente e allo stesso tempo fa riflettere.

    1. vero? adoro anche come scrive!

  3. Lo sto leggendo, e’ divertente e allo stesso tempo fa riflettere.

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