1.Si deve leggere solo per scoprire quali libri valgono la pena di 
esser riletti. Qual è il libro che hai riletto più volte in vita tua?Rileggo sempre. Ho riletto più volte Amicizie Profane di Harold Brodkey, tre volte l’Ulisse di Joyce,  e quasi tutto della Ernaux. Difficile fare un elenco.
 2.Come e grazie a chi ti sei avvicinata alla lettura e qual è stato il primo libro che hai letto?
Sicuramente grazie a mio padre. Ha cominciato a leggermi storie da piccolissima, poi a portarmi in libreria con lui e a farmeli vivere, quei momenti, come i più magici e i più belli. I primi libri che ho letto sono stati quelli di Gianni Rodari, tutti, con grande passione.
3.Il libro che hai letto e riletto più volte in vita tua
Forse  Amants, di Catherine Guillebaud.
4 .un genere letterario che ami e di cui hai letto molti libri?
Mi piacciono i romanzi che mi spostano da un punto in cui sono, e mi fanno andare altrove, ampliandomi la visuale. Più che un genere che amo, posso dirti cosa non amo, il fantasy e l’horror. Fra gli altri generi esploro volentieri. Ho letto e leggo soprattutto narrativa straniera e saggistica contemporanea
 5. Esistono, secondo te, libri inutili?Quali?No, non esistono libri inutili. Ogni libro, incontrato sulla propria strada può cambiare percorsi, vita, storie, percezioni.
Francesca Mazzuccato
6 .Uno scrittore sopravvalutato e uno sottovalutato Ritengo sopravvalutato Francesco Piccolo, che non mi piace. Forse, il premio Nobel ungherese Imre Kértesz dovrebbe e potrebbe essere più conosciuto e letto. Ma solo mettere entrambi nella stessa frase mi sembra un’eresia, chiedo scusa preventivamente a chi legge, Kertész è un immenso, grandissimo scrittore. Piccolo no.
7.Chi è il lettore ideale dei tuoi romanzi? Donna, di varie età, ironica, divertente, mi scrive, ci incontriamo, diventiamo amiche. A volte anche uomini. Meno. Quando scrivo però non ci penso
8.Leggere per passione, per formazione, per studio, per passatempo: tu perché leggi?Leggo per necessità. Perché non si può fare altro. Perché è come respirare, per me.
9.Libro come oggetto: quale è una collana o un editore che ami anche perché arreda bene casa?
Amo Adelphi, Einaudi, per arredare anche Gallimard, Grasset . Ma anche il mio Kindle, ovviamente. Lasciato aperto strategicamente su un tavolo di cristallo rotondo. O chiuso, con una magnifica cover nuova.
10.consigli un libro da regalare ad un’amica romantica?

Se legge in francese, Amants della Guillebaud, è bellissimo ( ma non tradotto)

Grazie mille alla dolcissima Francesca per questa bella intervista!

Alessandra Pagani si occupa di progettazione, coordinamento, supervisione e realizzazione di contenuti e progetti didattici, sia cartacei sia digitali, per l’università e la formazione accademica. Ha lavorato dal 2008 al 2020 per l’editore McGraw-Hill Education. Da gennaio 2021 è l’editor della collana Trattati e Manuali di Vita e Pensiero Editrice, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2016 al 2021 ha insegnato il proprio lavoro al master Professione editoria cartacea e digitale e al master Booktelling comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di Manuale di editoria universitaria, Progettare contenuti per l’apprendimento, Editrice Bibliografica, 2020. Coordina le attività di promozione alla lettura del sito www.unalettrice.org, come Geranio, il gruppo di lettura mensile e virtuale. È autrice del podcast Voci dall’Italia, podcast nato durante il primo lockdown di marzo 2020 come proposta di Simona Scravaglieri e del gruppo di lettura Casa Sirio editore e andato in onda ogni giorno per cento giorni. Dal 2020 al 2021 ha scritto e condotto Stranger Books, programma radiofonico di libri, tecnologia e didattica su RadioActiva.

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