
Hai mai provato a guardare al microscopio un fiocco di neve? – domando al mio fedele amico –
Non credo visto che sei un cane, allora te lo spiego io. Il fiocco di neve è semplicemente acqua ghiacciata, che guardata al microscopio è una struttura che consiste in una moltitudine di minuscoli cristalli di ghiaccio tutti aventi di base una esagonale, ma ogni fiocco è di un tipo diverso dall’altro.Ne so meno di prima – mi risponde Bleff –spiegati meglio.
Non è facile spiegare cos’è un frattale, non ci è riuscito nemmeno il loro scopritore (Mandelbrot).
Per farti capire meglio: un frattale è unione di un numero di parti che, ingrandite di un certo fattore, riproducono tutto il frattale. In altri termini un frattale è unione di copie di se stesso a scale differenti. Ogni pezzettino del frattale, anche piccolissimo, gode della proprietà dell’auto similitudine cioè contiene in sé un’infinita ricchezza di particolari, di minuscoli frattali tutti uguali.I frattali possiamo definirli come figure geometriche complesse e caotiche caratterizzate dal ripetersi sino all’infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta di cui noi non potremo mai sapere come sia la figura finale del sistema a infinite iterazioni. Spesso i frattali sono aggregati tra loro in maniera apparentemente casuale che viene anche chiamata “geometria frattale”.
Questa è la definizione più intuitiva che si possa dare di figure che in natura si presentano con una frequenza impressionante ma che non hanno ancora una definizione matematica precisa.
Hai mai notato i rami di un albero? Hai mai notato come si “diramano” in modo ricorsivo sull’albero stesso? Essi possano essere assimilati alla forma di albero di partenza.
La stessa osservazione può essere fatta guardando attentamente le foglie di alcune specie vegetali, come le foglie di platano, di quercia e le felci. Per non parlare di alcuni tipi di fiore (come le rose).
E non solo: la struttura vegetale del cavolo è chiaramente di tipo geometrico frattale. Addirittura in alcuni organi interni umani (bronchi e bronchioli ) o per le galassie come una alternanza caotica ma ordinata e ripetitiva tra enormi spazi vuoti a concentrazioni di galassie, stelle, sistemi planetari.La similitudine è forte ed è per questo che possiamo parlare di geometria frattale come geometria della natura applicata all’universo, “proprio perché sembra che lo stesso ordine naturale segua un percorso ordinato”
Leggi l’articolo completo: Frattali parte prima e Frattali parte seconda.
Consiglio a tutti di seguire il bellissimo blog di Silvano D’Onofrio, Ingegnere, da cui ho preso in prestito l’ottima spiegazione sui frattali riportata qui sopra. Forse il collegamento maternità-frattali può sorprendervi eppure a mio avviso ogni nostra scelta danza a ritmo dell’universo, altro che indire un #fertilityday.
Diletta Maselli
Ciao, io mi sono un po’ informata in giro su i veri obbiettivi di questa campagna e ho capito che non era poi così male come volevano farla passare alcuni.. il problema è che la pubblicità è stata davvero pessima. Una persona deve essere libera di scegliere se mettere al mondo un figlio o meno e di certo la fetta di persone che dice ‘no, preferisco non diventare un genitore’ avrà i suoi buoni motivi e non è loro la colpa se la popolazione italiana è composta da pochissimi giovani, ma piuttosto dello Stato che non aiuta chi un figlio lo vorrebbe davvero e che non può per motivi economici principalmente. Il messaggio che quindi è passato con questa campagna è: non hai figli? Non stai contribuendo alla nostra crescita. Ma in realtà la campagna proponeva ben altro… conclusione: dovrebbero cambiare pubblicitari… scusa il lungo commento, ma leggendo le tue parole mi sono ispirata! Comunque hai ragione, diventare madre deve essere una scelta consapevole!
Una lettrice
ciao Diletta grazie per il commento. In realtà io non intendo dire che diventare madre deve essere una scelta consapevole, io ho scritto che se sei mamma o non lo sei, se sei rimasta incinta a 16 anni o non riesci ad avere figli, non preoccuparti e non soffrire: c’è un ordine più grande e va tutto bene così come è… è questo che ho scritto 🙂
Diletta Maselli
Scusami, ho interpretato male quando hai scritto avere un figlio ed essere madri sono due cose differenti, comunque grazie del chiarimento! A presto 😊
Una lettrice
hai capito benissimo, mancava un pezzo che ho aggiunto io.