Al salone del libro mi è capitato di imbattermi – ma sarà davvero un caso? – in I libri ti cambiano la vita Cento scrittori raccontano cento capolavori. Il ricavato dalla vendita di questo libro serve per ricostruire la biblioteca di Aulla, una cittadina in provincia di Massa Carrara, in Lunigiana. Sono cresciuta tra il piemonte e milano ma sono di origini lunigianesi e porto la terra della Lunigiana nel mio cuore. Il grande alluvione che ha devastato la città di Aulla il 25 e il 26 novembre 2011 mi ha addolorato. (per vedere dove è la Lunigiana clicca qui ) Clicca qui se vuoi vedere le foto della devastazione della città di Aulla.
Amo Achille Campanile e al Salone del Libro ho scoperto che la BUR pubblicherà, come già fatto per Guareschi, i libri di questo scrittore che “la cultura militante ha sempre seguito”. Io non sono di cultura militante, mi piace solo leggere e Campanile strapperebbe un sorriso anche a Morticia Addams.
La nuova linea di saggistica di Utet Libri, nata nel 2013, festeggia il secondo compleanno al salone del libro. Ognuno poteva lasciare un messaggio di auguri scritto su un post-it. Ho letto i messaggi di tanti lettori che apprezzano e ho lasciato il mio: buon compleanno Utet!
Sono state ristampate le graphic novel di Guy Delisle, pubblicate da Rizzoli Lizard. Canadese, padre e marito, fumettaro, ha girato il mondo per lavoro. Nei quattro romanzi a fumetti racconta un suo anno di vita a Gerusalemme (il mio preferito), un anno a Pyong Yang, la sua permanenza a Shenzen, in Cina, per lavoro, e quello che non ho ancora letto le cronache birmane. (La foto è un po’ brutta perché hanno messo i quattro libri nello scaffale più alto e anche se ero in punta di piedi, non sono riuscita a fare di meglio!)
I libri di Corraini edizioni sono dei capolavori di equilibrio tra oggetto e contenuto. Nella foto Dove è lo zoo? edito nel 1962 è una storia di animali sbadati, una favola – con tanto di morale finale, come esigono i canoni del genere – raccontata con l’inconfondibile segno di un maestro della grafica americana come William Wondriska. La mia foto non rende proprio per niente. Lo spazio della Germania, paese ospite alla 28esima edizione del Salone del Libro, ideale per riposarsi dopo i vari giri in fiera…
Il comunicato ufficiale dice “Il 28° Salone Internazionale del Libro di Torino ha chiuso i battenti alle 22 di lunedì 18 maggio 2015 con 341.000 presenze. Un incremento dello 0,7% rispetto alle 339.752 del 2014.” Quel che ho visto io è stato un po’ diverso: mai vista una domenica senza coda all’ingresso e l’unico editore che ha venduto un sacco di copie è stato magic press edizioni che ha pubblicato il libro della pagina Facebook di Feudalesimo e Libertà.
Questa collana di Guanda: sono opere già pubblicate, famose e semifamose, in formato “minion”. Minion tipo i minion di Cattivissimo Me. Non so come si chiama (ma i lettori sanno mai come si chiamano le collane? tranne due o tre storiche?) ho provato a cercare in rete come si chiama e non l’ho trovato, ma al tatto e alla vista mi è piaciuta.
Ho inoltre scoperto Angelo, editor di Del Vecchio Editore che mi ha consigliato due apprezzabili traduzioni dal francese che non vedo l’ora di leggere e Kruso, romanzo d’esordio del poeta ostdeutsch Lutz Seiler, tedesco, contemporaneo e a quanto pare molto apprezzato. I libri sono fotografati sul mio pavimento (ragazza che mi mandi le email: sì, è legno vero, si chiama teak).
Al salone ho scoperto che esistono due tipi di persone: i naturalmente magri e quelli che mentono. Io sono una di quelle che mentono ma nella mia vita ho coniato una teoria parallela a quella dell (ottima) Chiara Lalli che ha pubblicato All you can eat, l’atlante alimentare illustrato Il libro mi ha incuriosito perchè nei 16 anni di vita qua a milano ho coniato una teoria. Credo nel cervello magro e nel cervello grasso. Il cervello magro è quello delle mie amiche il cui peso non supera i 50kg: detestano le caramelle, i dolci, lo zucchero, i fritti, i salumi, sono per la maggior parte astemie e il piatto preferito oscilla tra il brodino e il riso in bianco. A pranzo scelgono sempre il piatto meno calorico, mettono al primo posto la linea e solo dopo il palato. Poi ci sono le persone con il cervello grasso…tipo me. Il mio sito di cucina preferito è Il Leccapentole perché la signora che cucina è un’amante della pasta ripiena, non ho allergie a nessun alimento e tra un’insalata scondita e un panino per la pausa pranzo mi mangio il panino, adoro cucinare e assaggiare di tutto, un pasto non è un pasto senza un bicchiere di vino…