Recensione: Frederic Dard,Gli scellerati, Rizzoli, 2018
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2018, Gli scellerati (Les Scélérats) è una piccola opera perfetta, duecento pagine sorrette da una scrittura modernissima, un romanzo che con Simenon condivide il gusto per le atmosfere nere e la maestria nel dipingere la Francia notturna, dei café e di una società che, tutto sommato, nel dramma scopriva se stessa.
Di sé Dard disse di non aver mai cercato premi o distintivi, pur ammettendo di soffrire il confronto con la grande letteratura. Il suo scopo principale era e rimase quello di intrattenere. Della sua scrittura, venata da una persistente ossessione per la morte, disse che poteva sembrare semplice, ma in realtà nascondeva una continua lotta su ogni frase scelta.