“La felicità non è qualcosa di già pronto;
la felicità proviene dalle nostre azioni.”
Vorrei condividere con voi 4 cose che ho imparato sulla felicità. Sono a metà del progetto #100happydays, di cui ho parlato qui e qui. In sintesi ho fatto una foto al giorno, ogni giorno, di un momento felice. Il 99% delle foto sono qui.
La felicità è un esercizio.Trovare ogni giorno un piccolo motivo che ci faccia dire “oggi è stata una bella giornata” è un esercizio. Significa concentrarsi sulle cose piacevoli e prestare meno attenzione a quelle spiacevoli e inoltre, si allenano dei muscoli molto importanti per essere felici: l’ascolto verso ciò che ci circonda e la curiosità. Con queste due leve si possono scoprire tesori anche dove non si pensava ci potesse essere nulla di buono.
La felicità è una scelta che ognuno fa (o non fa) per se stesso. Anche nelle giornate di routine (sveglia-colazione-spostamenti-ufficio-pranzo-ufficio-spostamenti-casa-cena-letto), ci si può dare la possibilità di gioire per piccole cose quotidiane. Conosco molte persone che anche in situazioni rilassanti, divertenti e di condivisione con le persone più care trovano il modo di irritarsi, angosciarsi, essere infastiditi, farsi inabissare dalla spirale di brutti pensieri…La felicità è darsi la possibilità di essere felici, concentrandosi sulle cose positive a svantaggio di quelle che ci provocano brutti pensieri.
La felicità è azione. Quando tutto precipita intorno a noi: il tempo è grigio, i colleghi sono di malumore, la routine ci fa sentire un criceto che gira e gira nella sua ruota, possiamo sempre scegliere di fare delle azioni per noi stessi o per gli altri che ci facciano stare bene. La felicità non è una questione di pensieri, è una questione di azioni. Sorridere è un’azione non un pensiero. Sorridere: al mondo, a voi stessi davanti allo specchio, agli sconosciuti e alle persone care, sono 5 azioni che vi faranno sentire felici. Vorrei aggiungere che ogni azione per essere felici è un atto di generosità verso se stessi.
La felicità è una responsabilità. Nessuno è responsabile della vostra felicità tranne voi stessi. Incolpare gli altri della propria infelicità è infantile e inutile. Responsabilità è una parola che non affascina: una parola fuori moda, che richiama il rigore, il sacrificio e la paura. Beh, scegliamo un’altra parola e manteniamo lo stesso significato. La responsabilità è la condizione di dovere rendere conto di atti, avvenimenti e situazioni in cui si ha una parte, un ruolo determinante. Noi abbiamo un ruolo determinante nel voler essere felici. Questa è la cosa più importante che ho sperimentato, significa inoltre che nessuno può privarci della nostra felicità se noi non lo permettiamo.
Stefano
Bei pensieri, bei propositi, belle foto, va bene…
per la felicità non sono così ottimista…
Una lettrice
prova a partecipare al progetto 100happydays.com e sperimenta tu stesso.
le mie sono considerazioni personali, non contengono la verità, sono solo la mia esperienza.
Credo che siamo tutti interconnessi e meno diversi di quello che crediamo: tradotto la mia esperienza può essere simile alla tua, se ci provi anche tu.
Ophelinha
Cercare la felicità in questa vita: ecco il vero spirito di rivolta…
(Henrik Ibsen, “Spettri”)
PS: inutile dire che io continuo a incartarmi e inciampare, e avanzo zoppicando…we shall wait and see
baci*
Una lettrice
Cadi mille volte, rialzati settemila!
Silvia
C’è anche un altro aspetto che mi sono trovata a considerare nei miei quasi trenta giorni di progetto: nella routine spetta a noi cercare, fin anche creare, il momento di felicità quotidiana. Se non ci capita come un dono, possiamo perseguirlo come un diritto.
Una lettrice
sono molto d’accordo: creare la propria felicità quotidiana è una cosa molto saggia.
Per me non è un diritto ma rientra nella responsabilità.
che ne dici?
Silvia
Quella parola, diritto, l’avevo virgolettata perché non esprimeva esattamente quello che avrei voluto ma sul momento non mi veniva di meglio. 🙂 Dato che con le virgolette, a volte, non ho feeling ho evitato.
Senza divagare, responsabilità può essere un termine più adatto pur mancandogli quella punta di “un pezzetto di felicità mi spetta, anche oggi!” 🙂
adour
Permettimi di non essere d’accordo.
In questo “esercizio alla felicità” manca un concetto fondante ed è che…..
– la felicità semplicemente accade.-
Per questo, nella sua ineludibilità, insolente, insensata, impertinente, manifestandosi nella vita,come una nota di follia, un refuso, un extrasistole, una disarmonia armonica.
Un sorriso a tutti 😉
PS: chi è l’eschimese?
Una lettrice
la felicità semplicemente accade è un concetto valido per un monaco zen.
Io purtroppo non sono santa, non sono monaca e ho bisogno di sperimentarla ogni giorno.
L’eschimese sono io 🙂 (così come sono io in tutte le altre foto)
parolesenzasuono
ciao Alessandra, bella la tua iniziativa 🙂 brava!
adour
Ho riletto, hai ragione, sono un fatalista.
Purtroppo la felicità, non mi accade ogni giorno o non riesco a cercarla nelle piccole cose.
Nel frattempo, seguendo il tuo consiglio ho comprato un biglietto aereo per Lhasa 😉
PS : Le tue foto sono Bellissime vi è una ricerca estetica fatta di particolari.
Ps del Ps: il tuo cane è semplicemente meraviglioso.
spero di essere stato abbastanza Zen.
Un sorriso!
Michele
Bello. Mi piace!
Io ho sempre pensato che la felicità siamo attimi. Attimi da cogliere e assaporare pienamente.
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Felicità – un lavoro su se stessi | Una Lettrice
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