Come già sapete partecipo al progetto 100happydays, è molto semplice: ogni giorno si posta su un social network – Twitter, Facebook o, come faccio io, Istagram – una foto di una cosa che ci rende felici. L’obiettivo è essere felici per 100 giorni di fila.
Sono stata contenta perchè molte persone che mi seguono hanno iniziato anche loro a postare #100happydays. Credo che riuscire a trovare un momento per essere felici ogni giorno – anche nei giorni no – è una risorsa utile per affrontare le avversità della vita e mantenere un equilibrio.
LE MIE REGOLE PER FOTOGRAFARE LA FELICITA’
Ho iniziato il progetto un po’ per caso, spinta dalla voglia di ricominciare un esercizio che facevo tempo fa e che mi regalava molta serenità (della Settimana #1 ho parlato qui). A me piace fare fotografie ma mi sento più a mio agio quando scrivo quindi ho deciso che racconterò le mie settimane di felicità nel blog.
Nella seconda settimana mi sono data la regola – personale, non è nel progetto – di non pubblicare foto di libri: che amo leggere, si sa, e sarebbe stato un po’ troppo facile fotografare delle copertine di #LIBRIBELLI. Forse su 100 giorni qualche foto di libri la farò, ma non volevo che diventasse il tema dominante, quindi almeno nelle prime settimane, niente libri.
Non trovo felicità nel fotografare me stessa (quindi no selfie) e non mi piace mostrare molto delle persone care che mi sono accanto quotidianamente: nei venti giorni appare in una foto mia sorella, in un’altra le mani di alcuni miei amici, nella foto qua sotto le mani del mio ragazzo che mi prepara la cena.
LA SETTIMANA #2 – giorni 8-15
La prima felicità della seconda settimana – il giorno 8 – è stato l’invito a partecipare all’inagurazione di Donizetti, raccontata anche in questo post.
Il giorno dopo avevo pensato che avrei messo una foto di me a San Siro, fiera tifosa interista: vado a vedere una partita o due all’anno (non immaginatevi un’alessandra ultrà!) e di solito mi diverto parecchio. Purtroppo Inter-Udinese è stata una partita noiosa per tutto il primo tempo, e, in generale, una brutta partita tant’è che il mio momento di felicità del giorno 9 è stato il mio letto, raggiunto con la felicità con cui un naufrago si butta sull’isola. Forse non traspare dalla foto ma volevo esprimere la gratitudine di avere una casa, comoda, calda e mia.
Come potete notare sono tutte piccole cose: questo progetto mi piace perché mi fa osservare con più attenzione la mia vita e la sua ricchezza.
Nella settimana #2 del progetto ho pensato che vorrei essere capace di fotografare le azioni che le persone compiono per gli altri: gli atti di gentilezza, di generosità, i sorrisi tra estranei, gli abbracci tra chi si ama, le lacrime di gioia. Un po’ ci ho provato nella seconda settimana:
Il giorno 10 la mia giornata si è illuminata perchè il mio ragazzo – di cui vedete le mani al lavoro nella foto sotto – mi ha preparato la cena, il giorno 11 ho pubblicato una foto dove uno sposo prende in braccio la sua sposa, (non li conosco), il giorno 12 ero in Lunigiana, Toscana, e ho fotografato una selva di castagni: simbolo di una giornata soleggiata passata in mezzo alla natura, della mia famiglia, delle mie radici.
Il giorno 13 la mia foto è stata di anziani e bambini al parco, a Milano, mentre si godevano luce e temperatura. è bello che la città offra ancora degli spazi per stare insieme, per giocare e rilassarsi, è bello e raro, per questo l’ho fotografato: mi sembra che ogni tanto ci dimentichiamo il valore degli spazi sociali e verdi in città.
Tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro accolta dalle coccole del gatto è una cosa che mi rende serena: nella foto 14 io e la gatta, allo specchio, in una specie di selfie involontario.
Infine, il giorno 15, a conclusione della settimana,ho fotografato una cena di sushi- sashimi consegnata a domicilio, con tanto di birra giapponese. Amo mangiare e so che cibo è capace di costruire un vero momento di convivialità da immortalare.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati, i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione: cerca di essere felice.
Se volete vedere la terza settimana – già quasi conclusa – potete seguirmi qui: http://instagram.com/ale9ssandra
Qualcuno che ci prepara la cena #100happydays
driuorno
L’ha ribloggato su BABAJI.
Ophelinha
io ho iniziato, ma da inguaribile pessimista ho per ora sospeso…:(
Una lettrice
ma noooo, ma proprio che tu con le calze a cuoricini propaghi felicità da tutti i pori!
Ophelinha
allora c’e’ solo una risposta: piu’ cuoricini per tutti 😉
Simon James Terzo
Molto interessante…a parte la tua fede calcistica 🙂 che tra l’altro è la stessa di mia moglie.
un saluto.
Simon
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Martina
Ciao, ho finito i 100 giorni il 16 luglio…ma non dovrebbe arrivare un “libro” (presumo via mail…)? Ma come si fa ad avere? O era una bufala?
Una lettrice
ciao Martina, non lo so 🙁 ho finito il progetto ma non ho ricevuto il libro. Tu ci sei riuscita?