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Voci dall’Italia Podcast

VOCI DALL’ITALIA, PUNTATA 89

Il Natale è uno dei momenti più attesi dell’anno, eppure non a tutti piace, come testimoniano i protagonisti del libro che ci legge Maria. Per l’appuntamento quotidiano con la gratitudine, Alessandra Pagani parla della sua esperienza in una biblioteca milanese mentre, in stato interessante, svolgeva ricerche per un libro sulla progettazione editoriale universitaria. Marina condivide la gioia per la riapertura delle piscine dopo tre mesi di chiusura forzata e infine Valeria torna a parlare di gatti con un articolo letto sul Venerdì di Repubblica che parla della loro resilienza e della loro sfida alle leggi della fisica. Questa è la puntata 89 di Voci dall’Italia.

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VOCI DALL’ITALIA, PUNTATA 88

Io sono scrittore, ma non sono un nullafacente. Questo dice Joel Dicker nel libro che apre la puntata 88 di Voci dall’Italia per bocca di Marco. Il ringraziamento del giorno di Alessandra Pagani è dedicato a quei piccoli miracoli che portano positività ogni giorno. Se nella scorsa puntata si elogiava l’ignoranza, in questa si parla di stupidità con Marina e le leggi della stupidità umana secondo l’accademico Carlo Cipolla, mentre Valeria si occuperà di luoghi comuni con un dizionario apposito dello scrittore francese Gustave Flaubert. E in mezzo a tutte queste chiacchierate c’è anche un breve intervento di Massimo che parla da Roma per raccontare come sta passando la fase 2 dell’emergenza sanitaria.

LIBRI BELLI

Recensione: Frederic Dard,Gli scellerati, Rizzoli, 2018

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2018, Gli scellerati (Les Scélérats) è una piccola opera perfetta, duecento pagine sorrette da una scrittura modernissima, un romanzo che con Simenon condivide il gusto per le atmosfere nere e la maestria nel dipingere la Francia notturna, dei café e di una società che, tutto sommato, nel dramma scopriva se stessa.
Di sé Dard disse di non aver mai cercato premi o distintivi, pur ammettendo di soffrire il confronto con la grande letteratura. Il suo scopo principale era e rimase quello di intrattenere. Della sua scrittura, venata da una persistente ossessione per la morte, disse che poteva sembrare semplice, ma in realtà nascondeva una continua lotta su ogni frase scelta.

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VOCI DALL’ITALIA, PUNTATA 87

L’ignoranza, l’arte di ignorare ciò che ci circonda è il tema di questa puntata di Voci dall’Italia. Simona e Maria parlano di ignoranza, la prima con una favola, la seconda con l’opera più importante di un medico e poeta della Milano ottocentesca; Alessandra Pagani dedica la sua pillola di gratitudine alla felicità dei piccoli momenti quotidiani e Valeria legge l’incipit del romanzo Il borgo, nell’edizione italiana di Einaudi, tradotta da Cesare Pavese con prefazione di Fernanda Pivano.

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VOCI DALL’ITALIA, PUNTATA 86

L’istruzione è un diritto, ma non riguarda solo lo studio. E’ anche lo strumento di emancipazione che ha permesso alle donne di studiare e lavorare, attività che per loro, in passato, erano considerate un tabù. All’istruzione è dedicato lo spunto di gratitudine di Alessandra Pagani. Marina soddisfa una curiosità di Alessandra sui racconti, mentre Maria con due barzellette scritte da un insegnante di fisica, si burla di matematici e ingegneri. E infine è il momento di Richard De Bury, primo bibliofilo inglese, famoso per la sua opera L’amore per i libri, che verrà presentata da Valeria. Questa è la puntata 86 di Voci dall’Italia.

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